Arrivano le lampade a LED ma l'illuminazione è insufficiente
Sembra non dare i risultati attesi, a Castellammare del Golfo, la nuova illuminazione pubblica con lampade a LED giudicata «per nulla soddisfacente» d...
Sembra non dare i risultati attesi, a Castellammare del Golfo, la nuova illuminazione pubblica con lampade a LED giudicata «per nulla soddisfacente» dall'amministrazione comunale. «Abbiamo convocato i tecnici della ditta ai primi di dicembre - spiega il sindaco Coppola - e sono stati effettuati più sopralluoghi in diversi punti e in due diversi incontri. Due giorni fa l’ultimo confronto con la ditta dopo la sostituzione di alcune lampade (con un wattaggio superiore rispetto a quelle già posizionate) in via Francesco Crispi e nei lampioni artistici di corso Garibaldi». Dal sopralluogo effettuato, la capacità di illuminazione degli impianti non viene ritenuta ottimale per la tipologia di lampioni d’arredo urbano ma solo per i comuni pali stradali. «Abbiamo prospettato noi stessi altre soluzioni possibili alla ditta - prosegue Coppola - che dovranno essere vagliate e verificate per garantirci una sufficiente illuminazione pubblica». I sopralluoghi sono stati effettuati dall’assessore Antonino Marchese insieme al dirigente del settore Lavori Pubblici, l’ingegnere Simone Cusumano, e a responsabili della ditta "Gemmo", incaricata di gestire l’impianto di illuminazione pubblica. Come previsto dalla convenzione Consip, le tradizionali lampade a sodio ad alta pressione sono state sostituite con più moderne lampade a LED. «Se c’è un risparmio in termini di costi ed inquinamento - sottolinea l'assessore Marchese - non c’è un buon ritorno del servizio, affidato dalla precedente amministrazione, poiché la luce prodotta è veramente insufficiente ad illuminare le vie. Per questo, dopo un confronto con esperti di nostra fiducia, abbiamo proposto alla ditta l’installazione di una lampada con attacco a bulbo di forma cilindrica, con LED posizionati a 360 gradi, che potrebbe rappresentare una soluzione al problema». La ditta ha accettato di impegnarsi a verificarne l’efficacia su almeno due lampioni vicini in modo da constatare l’idoneità del risultato. Nel caso in cui anche questa soluzione non venisse giudicata sufficiente e non venisse trovata in tempi brevi un'alternativa ritenuta idonea, l’amministrazione comunale ha manifestato l'intenzione di ritornare alla tipologia di lampade preesistenti, procedendo quindi alla rimodulazione della relativa parte di contratto con la ditta che gestisce il servizio.
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