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Presentata l'edizione 2019 del Calendario storico dei Carabinieri [FOTO e VIDEO] - Trapani Oggi

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Presentata l'edizione 2019 del Calendario storico dei Carabinieri [FOTO e VIDEO]

01 Dicembre 2018 12:51, di Ornella Fulco
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Il comandante provinciale Vitagliano: "La bellezza, che siamo chiamati a tutelare, è anche legalità"

Presentata stamane, nella sede del Comando provinciale dei Carabinieri di Trapani l'edizione 2019 del Calendario storico dei Carabinieri. Anche quest'anno, il Calendario - che è diventato ormai un oggetto da collezionare - è stato prodotto con una tiratura di quasi un milione e mezzo di copie. Nato nel 1928, dopo l’interruzione dal 1945 al 1949 a causa delle vicende belliche, il Calendario è tornato in produzione nel 1950 e, da allora, sono stati tanti i temi trattati nelle diverse edizioni, sempre uniti dal fil rouge del legame tra l’Arma e i cittadini. "Non è un caso - ha sottolineato il comandante provinciale Gianluca Vitagliano - che in copertina ci sia la bandoliera che è il simbolo identificativo, ormai da secoli dei Carabinieri e, per noi, quello di vicinanza alla gente". 
L'edizione 2019 è dedicata alla ricorrenza dei 40 anni dell’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità dell'Unesco e, parallelamente, dei 50 anni dalla nascita dei carabinieri specializzati nella tutela del patrimonio culturale. L'Arma è, quindi, impegnata in prima linea, nel nostro Paese, nella tutela del "patrimonio culturale e naturale”, inteso come bene dell’Umanità intera, come previsto dalla Convenzione Unesco del 1972. L’atto dispose la creazione di un elenco di siti da tutelare, la “World Heritage list”. Dal 1979, anno in cui vi furono inserite le incisioni rupestri della Valcamonica, ad oggi l’Italia conta ben 54 siti protetti, primo Paese al mondo.
Le pagine del Calendario presentano proprio una carrellata dei siti italiani tutelati dall’Unesco: dalla Villa del Casale di Piazza Armerina all'area archeologica di Agrigento, dalle isole Eolie alle città tardo barocche della Val di Noto, da Siracusa all'Etna, dalla Palermo arabo normanna alle cattedrali di Monreale e Cefalù - per ricordare solo quelli siciliani - tutti sono illustrati con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari della nostra Penisola. In parallelo è riportato in breve il percorso evolutivo dei Carabinieri negli ultimi decenni, a partire dal Comando Tutela patrimonio culturale, avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco. Accompagnano le immagini dei luoghi simbolo italiani la rappresentazione di uniformi e di volti. Il volto” - come ha sottolineato nella cerimonia romana il generale Nistri - è lo specchio dell’anima, come i luoghi sono lo specchio di un Paese. E quelli presenti nelle tavole stanno ben attenti a non invaderle. Si fondono nell’insieme perché noi siamo e ci sentiamo parte integrante del paesaggio italiano, inteso come identità nazionale”.  
Oltre al Calendario è stata rilasciata anche l'edizione 2019 dell'Agenda storica che è incentrata sul tema “I Carabinieri nella Letteratura”, con uno specifico inserto curato da Pietro Sisto. Viene proposta una carrellata di romanzi dedicati ai Carabinieri nel corso dei due secoli della loro storia. Tra le opere dell’Ottocento si trovano il carme “La rassegna di Novara” di Costantino Nigra, con il verso “usi obbedir tacendo e tacendo morir”, Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi e il libro Cuore di Edmondo De Amicis. Fra i classici del Novecento si ricordano "I Racconti del Maresciallo" di Mario Soldati e "Il giorno della civetta" di Leonardo Sciascia. Si arriva ai nostri giorni, con i romanzi di Andrea Camilleri e Gianrico Carofiglio, di Carlo Lucarelli e Giancarlo De Cataldo, di Piero Colaprico e di altri ancora.
"La vicinanza con i cittadini - ha sottolineato il colonnello Vitagliano - è uno degli elementi fondanti dell'Arma e anche un nostro vanto. Ci auguriamo che, attraverso questa edizione del Calendario storico, la gente non solo riscopra le meraviglie del nostro Paese ma apprezzi il nostro legame con il territorio. Per noi la bellezza che siamo chiamati a tutelare è anche sinonimo di legalità". 
 

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