Aumento ore di lavoro illegittimo, la Uil Fpl contesta decisione del Comune
Il segretario Macaddino contesta il provvedimento del dirigente della Ragioneria riguardante il personale a tempo determinato del suo settore
“La decisione del dirigente della ragioneria di incrementare a pioggia a tutto il personale a tempo determinato del suo settore l'orario settimanale di lavoro apre un vulnus nei rapporti tra le organizzazioni sindacali e il Comune di Alcamo, e prima ancora tra organi politici e burocratici del Comune. Chi guida la macchina ad Alcamo? La domanda nasce davvero spontanea”. Così il segretario generale della Uil Fpl Trapani Giorgio Macaddino commenta la decisione della Ragioneria del Comune di incrementare a 30 ore fino alla fine dell’anno l’orario dei dipendenti della Direzione VI.
“Abbiamo letto il Dup e il Peg – aggiunge il sindacalista - e non abbiamo trovato alcun riferimento alle integrazioni orarie per il personale della ragioneria, ne alcun obiettivo particolarmente complesso. L'atto firmato dal dottor Luppino, il dirigente della Direzione VI, del resto, fa riferimento ad adempimenti ordinari d'ufficio e non certo ad obiettivi strategici o particolarmente complessi. Si pongono allora due questioni. Una è una questione tecnica, afferente la legittimità di una integrazione oraria a pioggia, decisa unilateralmente dal dirigente per mere esigenze ordinarie, quindi, violando il contratto collettivo di lavoro del 2018 che sul punto è restrittivo. Se ne occuperà la procura della Corte dei conti alla quale ci accingiamo a inviare gli atti. C'è poi una questione politica che dovrà essere affrontata dall'Amministrazione, e riguarda i rapporti tra la giunta e la dirigenza. In assenza di un obiettivo specifico – sottolinea Macaddino -, come pare sia stato stabilito in materia di riscossione dei tributi e di notifica delle bollette, mi chiedo che potere ha un dirigente di spendere i soldi destinati ad assunzioni e stabilizzazioni per integrare le ore al personale della ragioneria per adempimenti ordinari. E se ci sono somme disponibili, perchè non si ripartiscono in materia equa tra tutti gli uffici che parimenti sono in sofferenza?”
Macaddino conclude chiedendo a chi ne ha le competenze “di bloccare questo scempio e di avviare una riflessione, alla quale la Uil è pronta a dare un contributo, per affrontare nel rispetto delle leggi e del buon senso la situazione del precariato ad Alcamo. Ben venga il potenziamento degli uffici dove si condividono obiettivi specifici di miglioramento dei servizi, ma è da condannare senza appello qualsiasi atto baronale che stride coi tempi moderni”.
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