Bilancio di fine anno del prefetto Pellos: "Più sicurezza e accoglienza. Puntare su sviluppo turistico"
Bilancio di fine anno, stamane, al Palazzo del Governo dove il prefetto Darco Pellos ha incontrato la stampa per illustrare e commentare i principali ...
Bilancio di fine anno, stamane, al Palazzo del Governo dove il prefetto Darco Pellos ha incontrato la stampa per illustrare e commentare i principali filoni di azione e le tematiche più importanti riguardanti il territorio provinciale. Attorno al tavolo, insieme a lui, i vertici provinciali di Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco e la capo di Gabinetto Orietta Mongiovì. Pellos ha posto l'accento, in prima battuta, sull'attività di presidio del territorio posta in essere dalle forze dell'ordine che ha registrato un incremento del 17 per cento nel numero di persone sottoposte a controlli. "Numerose - ha detto - sono state le interdittive antimafia emesse dalla Prefettura e i nostri uffici hanno anche affiancato i commissari straordinari del Comune di Castelvetrano, sciolto per mafia". La cattura del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro vede impegnate tutte le forze dell'ordine - si pensi alla recente operazione di controllo effettuata nel centro belicino - così come sono "costantemente monitorate" le mosse della mafia dopo la morte dei boss Provenzano e, da ultimo, Riina per comprendere e disarticolare le sue attività di riorganizzazione. Non viene meno - ha precisato Pellos - l'attenzione per quella che è la micro criminalità , che spesso desta allarme nei cittadini, nel cui ambito si è registrata, nel 2017, una diminuzione complessiva del numero di reati pari al 17 per cento rispetto all'anno precedente. "Diminuiti del 15 per cento i furti di auto e nelle abitazioni, stabile il numero di rapine, diminuiti i casi di estorsione ma, su questo fenomeno in particolare - ha rimarcato il prefetto - bisogna stare attenti ad individuare quanti sono i casi non denunciati". Nel complesso, per il rappresentante del Governo, la "situazione sicurezza" colloca il territorio trapanese in una posizione adeguata nella classifica riguardante l'intera Penisola. E, a proposito di classifiche, il prefetto ha detto di non credere molto alla fedeltà delle indagini, di recente apparse su noti quotidiani economici, che relegano il Trapanese nelle ultime posizioni. "Ho girato molto, per il mio lavoro, e la mia impressione è che qui non si viva male". Pellos si è soffermato anche sul valore e l'efficacia della collaborazione interistituzionale e del coordinamento tra le diverse componenti del "sistema sicurezza": "Coordinare significa lavorare insieme non comandare perchè altri facciano". Gli incendi, che hanno distrutto quest'anno ampie parti del patrimonio boschivo del territorio trapanese, collocano il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco al primo posto in Italia come numero di interventi in rapporto alla popolazione servita. "Abbiamo avviato contatti con le associazioni di volontariato - ha detto Pellos - , che saranno formalizzati nei prossimi mesi, per farci trovare ancora più preparati a fronteggiare questo fenomeno, insieme al Corpo Forestale regionale e agli stessi Vigili del Fuoco, nell'anno che arriverà ". Il prefetto ha anche accennato alle novità contenute nel nuovo Codice Antimafia che prevede l'istituzione, nelle Prefetture, di un tavolo territoriale permanente che segua le aziende sottratte alla criminalità organizzata. L'immigrazione e l'accoglienza sul territorio sono stati - e si prevede continueranno ad essere anche nel prossimo anno - un nodo centrale del tessuto sociale ed economico del territorio. "Nel Trapanese - ha detto Pellos - si è saputo trasformare qualcosa che è nell'indole della popolazione in un modello del sistema di accoglienza. I centri che non erano gestiti bene sono stati chiusi e la nostra attenzione su questi aspetti è costante. L'hotspot di Milo è stata la struttura più visitata da delegazioni internazionali che ne hanno ammirato ed elogiato le modalità di funzionamento. Quello delle migrazioni - ha proseguito il prefetto - è un fenomeno in continua evoluzione. Riguardo ai numeri, come è noto, gli sbarchi sul territorio nazionale sono diminuiti del 33,95 per cento e la percentuale di migranti presenti in Sicilia si attesta al 7 per cento del totale di arrivi". Gestione dei rifiuti e della viabilità sono altri due ambiti in cui la Prefettura, nell'ambito del ruolo assegnato ai suoi uffici, ha esercitato un ruolo di segnalazione e stimolo nei confronti degli enti e degli organismi competenti. "Auspico che si esca dalla fase emergenziale - ha detto Pellos sul sistema rifiuti - e che si giunga, al più presto, ad una situazione più strutturata che consenta di rispondere alle esigenze dei cittadini e delle attività produttive". Sulle vie di collegamento stradale il prefetto ha sottolineato come "la possibilità di spostarsi celermente e in sicurezza sulle autostrade sia un bene da salvaguardare per i cittadini". Il riferimento è ai contatti costanti con l'Anas per la questione dei lavori alla galleria di Segesta sulla A29 e alla necessità di investimenti da parte dell'azienda anche su altri importanti assi viari della provincia di Trapani. Porto - "che tipo di vocazione sviluppare sotto la nuova Autorità portuale della Sicilia occidentale" - e aeroporto "Vincenzo Florio" - "essenziale non solo per il trasporto ma anche come "porta" per l'apertura mentale del territorio" - sono all'attenzione del prefetto che non ha dimenticato di citare, nel suo excursus, le consultazioni elettorali, amministrative e nazionali, che si svolgeranno in primavera. "Mi auguro - ha detto - che tutte le forze politiche in campo lavorino per candidature in grado di intercettare le esigenze del territorio e consentirgli di esprimersi". E' il turismo, secondo Pellos, il settore sul quale la provincia di Trapani può e deve puntare per dare una svolta significativa al suo sviluppo: "Abbiamo tutto quello che serve, bisogna solo lavorare per valorizzarlo e proporlo come merita".
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