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Blitz antidroga. Smantellato dai carabinieri traffico di cocaina tra Catania e Marsala [VIDEO] - Trapani Oggi

Marsala | Cronaca

Blitz antidroga. Smantellato dai carabinieri traffico di cocaina tra Catania e Marsala [VIDEO]

10 Maggio 2023 14:10, di Laura Spanò
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Undici gli indagati, uno vicino al clan mafioso "Cappello" di Catania

Aggiornamento - E' la Mari autonoleggio una delle due società di noleggio auto sequestrate oggi dalla Procura di Marsala nell'ambito dell'inchiesta sulla droga sull'asse Catania - Marsala. Amministratore è Pietro Marino. L'altra società è la Mari Autonoleggio di Loredana D'Amico (non indagata). I veicoli dell'azienda di autonoleggio venivano proprio utilizzati per il trasporto della droga. E molte delle indagini si sono svolte proprio con intercettazioni fuori e dentro la concessionaria. L'inchiesta condotta dai carabinieri della compagnia di Marsala ha avuto origine proprio dall’arresto di Pietro Marino, detto Piero, nell'ottobre del 2020 per detenzione a fini di cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina (grammi 158) custodita in una stanza annessa agli uffici della Mari Autonoleggio, di Contrada Santa Venera. In quella occasione furono trovati 38mila euro in contanti, Marino è stato anche condannato a tre anni di reclusione e 20mila euro di multa.

MARSALA - Ancora la città di Marsala al centro di un vasto traffico di cocaina. Questa volta la droga arrivava da Catania. Nella città lilibetana è stato accertato dai militari dell'arma, ogni mese sarebbero giunti, 2 chilogrammi circa di cocaina che avrebbe inondato la città, favorendo lucrosissime entrate illecite per i trafficanti. Con l'accusa di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, nella notte i carabinieri della Compagnia di Marsala, al termine di una serie di indagini, hanno messo fine, ad un vasto traffico di cocaina sull'asse Catania-Marsala. Le misure cautelari sono state emesse dal GIP del Tribunale di Marsala su richiesta della Procura.

Il bilancio dell'operazione antidroga vede: complessivamente undici indagati, 3 in carcere, 3 arresti domiciliari con braccialetto elettronico e 5 obblighi di dimora nel comune di Marsala con divieto di uscire in ore notturne ed ancora, due societĂ  di vendita e noleggio veicoli con sede a Marsala e riconducibili a uno degli indagati, sottoposte a sequestro preventivo.

Tra le persone destinatarie dall’ordinanza del gip di Marsala vi è il presunto corriere catanese, Lorenzo Agatino Abate, 45 anni, che, nei giorni scorsi, è stato arrestato anche in un’operazione dei carabinieri di Catania sul traffico di stupefacenti gestito dal clan mafioso dei “Cappello”. In carcere anche Pietro Marino (Marsala, 53 anni), e Vincenzo Fabio Licari (Marsala, 48 anni).

Arresti domiciliari per Giorgia Marino (Marsala, 35 anni), Giovanna Martino (Marsala, 41 anni), Loris Carmelo Abate (Catania, 23 anni) e Giuseppe La Mantia (Marsala, 47 anni). Obbligo di dimora per Gaspare Maurizio e Vincenzo Andrea Giannone (Erice e Marsala, 50 e 27 anni), Vittoria Stefania Squillace (Nata a Torino, ma residente a Marsala, 46 anni) e Francesco Vinci (Marsala, 34 anni).

Il blitz, denominato "Fox", è stato effettuato dai carabinieri della Compagnia di Marsala diretti e coordinati dalla Procura lilibetana, con l’ausilio del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia e del 12^ Reggimento Carabinieri Sicilia. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, alcuni degli indagati avrebbero organizzato, in più occasioni, il trasporto della droga da Catania a Marsala, utilizzando insospettabili autovetture a noleggio intestate a due società marsalesi.

La cocaina una volta arrivata in questa città veniva ceduta a pusher locali per l’approvvigionamento delle piazze di spaccio cittadine. L’indagine dei Carabinieri aveva già consentito di arrestare in flagranza 7 persone, sequestrare 3 kg di cocaina e circa 40.000 euro in contanti ritenuti provento dell’illecita attività.

Nel corso dell'attività investigativa, siamo a marzo del 2021, in pieno periodo Covid, a dimostrazione del modus operandi degli indagati, i militari dell’Arma, nel corso di un posto di controllo nei pressi dell’area di servizio “Coccigrill” lungo lo scorrimento veloce che collega Trapani a Marsala, avevano arrestato un cittadino catanese con numerosi precedenti penali ed un marsalese, (entrambi percettori di reddito di cittadinanza) che, nel vano bagagli di un’auto a noleggio nascondevano due lastre di materiale bianco del peso di oltre 2 kilogrammi rivelatesi essere cocaina con una percentuale di purezza elevatissima (lo stupefacente avrebbe fruttato, una volta tagliato, oltre 200.000 euro).

Tra le persone raggiunte dalla misura cautelare di oggi c'è anche un corriere catanese, che, nei giorni scorsi, è stato arrestato nel corso di una operazione dei Carabinieri di Catania che ha messo alla luce gravi indizi di colpevolezza a carico di alcuni indagati (tra cui un soggetto molto vicino al corriere)accusato di traffico di stupefacenti aggravati dall’aver favorito il locale clan mafioso dei “Cappello”.

Lo scorso 17 febbraio ancora i carabinieri e sempre a Marsala, avevano sgominato nel corso di un blitz antidroga, tre gruppi di spacciatori, in concorrenza tra loro, ciascuno guidato da una donna.  In quella occasione, l'ordinanza cautelare, emessa dal gip di Marsala su richiesta della procura, riguarda complessivamente 14 indagati (11 in carcere, 2 divieti di dimora nel comune di Marsala e un obbligo di dimora), accusati, a vario titolo, di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti (crack, eroina e cocaina), estorsione, riciclaggio di denaro e lesioni personali. Le indagini si sono concentrate nella piazza di spaccio nel quartiere popolare di "Sappusi", alla via Virgilio. Secondo gli inquirenti, anche una giovane morta per overdose ad ottobre 2021 (cui è seguito il suicidio del compagno), si sarebbe rifornita in passato in quella "piazza di spaccio".

La città di Marsala si conferma ancora una piazza interessante dal punto di vista dello spaccio di droga e in modo particolare di cocaina. Una piazza con una immensa richiesta di "robba" buona come spesso è stato sentito dire nelle intercettazioni, da chi era coinvolto in quel traffico illegale.

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