Bracconieri del mare "pescati" a Birgi con un carico di 3.000 ricci
Una sanzione di 4.000 euro per 3.000 ricci di mare, E' questo il giusto e spiacevole risultato che dei pescatori di frodo palermitani hanno ottenuto d...
Una sanzione di 4.000 euro per 3.000 ricci di mare, E' questo il giusto e spiacevole risultato che dei pescatori di frodo palermitani hanno ottenuto dopo essere stati fermati lungo la bretella autostradale che dall'aeroporto di Birgi conduce alla A29 [caption id="attachment_126362" align="alignleft" width="200"] Ricci di mare - foto di repertorio[/caption] Gli agenti della Polizia stradale, insospettiti da un vistoso carrello trainato da un'auto, hanno rinvenuto il carico dei preziosi frutti di mare appena raccolti con metodi di frodo. "I ricci non possono essere pescati se non nei limiti stabiliti dalla legge sia per la pesca professionale sia per quella sportiva. I preziosi esemplari di Echinoidea, fortunatamente, al momento del controllo erano ancora vivi e quindi sono stati affidati alla Guardia costiera di Trapani che li ha ricollocati in mare. Le coste trapanesi purtroppo da molto tempo sono meta di indiscriminate razzie di individui di pochi scrupoli che spesso provengono da Palermo con attrezzature da sub vietate e che hanno come "zone di raccolta" preferite quelle di Marsala, Petrosino Mazara e molti altri fondali rocciosi della costa trapanese. Una insana attività che alletta i pescatori di frodo in quanto proprio nel palermitano tali frutti di mare vengono rivenduti a privati e a ristoranti a cifre considerevoli. Una pratica sicuramente da condannare in quanto depaupera consistentemente l'ecosistema marino del territorio Trapanese.
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