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Brazilian Jiu-Jitsu, 4 marsalesi sul podio al Campionato italiano Junior - Trapani Oggi

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Brazilian Jiu-Jitsu, 4 marsalesi sul podio al Campionato italiano Junior

13 Febbraio 2013 18:47, di Redazione
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C'erano anche quattro giovani atleti marsalesi al Campionato nazionale italiano Junior di Brazilian Jiu-Jitsu conclusosi domenica scorsa al palazzett...

C'erano anche quattro giovani atleti marsalesi al Campionato nazionale italiano Junior di Brazilian Jiu-Jitsu conclusosi domenica scorsa al palazzetto dello sport "Toniolo" di Parma. Roberto Cesarò, 15 anni,  Alessia Giacalone, 11 anni, Francesco Caldarella, 8 anni, ed Emanuele Patti, 7 anni, tutti tesserati con la “Trinacria jiu-jitsu Academy” del maestro Davide Cialona, sono saliti sul podio aggiudicandosi una medaglia d'oro, due d'argento e un bronzo. La scuola, affiliata alla neonata Unione italiana Jiu Jitsu (UIJJ), ha diplomato, fino ad ora, quattro campioni europei, tre campioni italiani e conquistato due argenti mondiali e due bronzi europei, oltre agli innumerevoli piazzamenti in numerose competizioni nazionali ed internazionali. "E' stata un’emozione nuova - commenta Cialona - quella di vedere combattere i piccoli allievi in una competizione così importante, con una grinta pari a quella degli adulti. Non posso che sperare in un futuro pieno di successi per i miei piccoli leoni”. Il maestro Cialona, già titolare di una coppa del mondo, tre volte campione europeo e tre medaglie d’oro nazionali, è l’unica cintura nera in Sicilia del Brazilian Jiu-Jitsu, specialità della disciplina marziale in continua espansione in tutto il mondo e, in particolare, nella provincia di Trapani dal 2002 con la scuola “Trinacria bjj” di Marsala. "L'arte cedevole", nata in India e poi diffusasi in Cina e Giappone, è diventata - nel corso dei secoli -  l'indispensabile bagaglio tecnico usato dai guerrieri per avere la meglio sul loro nemico a mani nude o con l'utilizzo di armi. Intorno alla fine del diciannovesimo secolo il Jiu Jitsu è sbarcato in Brasile dove è stato rielaborato dai fratelli Carlos ed Helio Gracie che hanno dato ad un nuovo stile basato principalmente - dopo aver portato al suolo l'avversario - su tecniche di leva articolare e di strangolamento, con lo scopo di desistere dal combattimento o di non essere più in grado di continuarlo. La filosofia che regola il Jiu Jitsu rende spesso quest'arte un vero e proprio stile di vita per chi la pratica. Gli appassionati, se guidati nel modo corretto, trovano, infatti, una forte motivazione ad adottare abitudini più salutari con indubbi benefici per la propria salute e sviluppano una maggiore sicurezza in sé stessi nella vita di tutti i giorni.

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