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Bus per soli immigrati? Vassallo chiarisce, ma la frittata è fatta - Trapani Oggi

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Bus per soli immigrati? Vassallo chiarisce, ma la frittata è fatta

06 Gennaio 2013 09:28, di
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Una nota stampa con cui il consigliere comunale socialista Andrea Vassallo chiarisce la sua posizione in merito alla nota vicenda sulla istituzione di...

Una nota stampa con cui il consigliere comunale socialista Andrea Vassallo chiarisce la sua posizione in merito alla nota vicenda sulla istituzione di bus per Salinagrande riservati ai soli extracomunitari è stata inviata a tutte le redazioni, ma ormai la frittata è fatta. Scrive Vassallo che non aveva intenzione di proporre linee di collegamento distinte tra neri e bianchi, di non aver voluto offendere la dignità umana degli immigrati costretti a trasmigrare in paesi stranieri per trovare un minimo di speranza in un futuro migliore. “Come uomo e poi come rappresentante del pensiero socialista” Vassallo afferma di credere nei valori di uguaglianza e di tolleranza affermando di aver lanciato una provocazione che, riconosce lui stesso, è stata “maldestra, ma fatta in buona fede e scevra da sentimenti di intolleranza verso gli immigrati” che, nella prima nota discriminati e descritti molto negativamente, ora vengono “accettati, assistiti ed aiutati dalle istituzioni nel difficile percorso di integrazione che devono necessariamente intraprendere con la comunità che li accoglie”. E qui la chiarificazione di un pensiero espresso troppo male per essere vero, quello di “porre in risalto, e probabilmente con forza eccessiva, una problematica di grande valenza sociale”, quello di “sollecitare maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine” anche se poi rilancia con un “si è parlato, in maniera certamente strumentale, di pattuglie di scorta (strumentale? ma le parole hanno un senso, visto che nel comunicato si legge “un servizio di trasporto esclusivamente dedicato ad essi, da sottoporre a controllo da parte della polizia”). Poi, Vassallo sembra prendere coscienza della bomba mediatica scoppiata e, contrito, scrive “Ho sicuramente sbagliato nell'esposizione del testo e nella mancanza di chiarezza nell'esprimere le mie vere intenzioni, chiedo scusa e me ne assumo in pieno la responsabilità”, affermando che quanto detto non corrisponde al suo intimo sentire e rigetta le accuse di razzista, fermo restando il problema sollevato cui “la politica deve dare risposte senza trincerarsi dietro barriere ideologiche di destra o di sinistra”. Infine l’affondo sociologico di come “una società multietnica è possibile solo se lo Stato è in grado di garantire il rispetto delle regole del buon vivere civile cui tutti devono uniformarsi a prescindere dal colore della propria pelle”. Sin qui le parole del consigliere Vassallo. Trapani esce comunque marchiata, purtroppo, dalla infelice sortita di un suo rappresentante delle istituzioni e da cui, dopo la “sparata”, in tanti hanno preso le distanze, da componenti della commissione a responsabili di partito. Già in prima battuta avevamo scritto che, forse, quello che veniva fuori, “orrendo” , era un pensiero che non appartiene alla cittadinanza trapanese e che, nella forma, era decisamente infelice. Non si tratta di essere politicamente corretti, ma si tratta della umanità che deve albergare in tutti noi. Resta la frittata fatta che ci fa riandare indietro nel tempo all’altrettanto infelice “a Trapani la mafia non esiste“ dell’ex sindaco Erasmo Garuccio che portò la città sulla copertina di Repubblica con una vignetta di Forattini. Oggi arriva, puntuale, il mea culpa. Che Vassallo, sinceramente o no, ha fatto. Ma che anche la cittadinanza trapanese deve fare quando si rende conto, ieri come oggi, che chi ha eletto a rappresentarla, forse, non è del tutto adeguato a farlo.

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