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Cantiere navale, CGIL chiede a nuovo concessionario riassunzione lavoratori

11 Dicembre 2015 14:56, di Niki Mazzara
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Riassunzione di tutti gli ex operai - attualmente sono rimasti in 25 - e ripresa delle attività di riparazione e costruzione dei mezzi navali. Lo chie...

Riassunzione di tutti gli ex operai - attualmente sono rimasti in 25 - e ripresa delle attività di riparazione e costruzione dei mezzi navali. Lo chiede il segretario generale della Cgil e della Fiom Cgil di Trapani, Filippo Cutrona, dopo le notizie delle ultime settimane secondo cui il Ministero delle Infrastrutture ha assegnato l'area demaniale del Cantiere navale di Trapani al gruppo romano Marinedi Srl. “La condizione che come Cgil porremo ai nuovi concessionari - prosegue Cutrona - è quella della riassunzione di tutti i lavoratori che, da anni, attendono la ripresa delle attività e che attualmente sono senza reddito. La chiusura del Cnt ha rappresentato per il sistema portuale e per la provincia di Trapani il venir meno di un importante settore produttivo" che deve tornare a rappresentare un'occasione di sviluppo economico e occupazionale garantendo, attraverso il bacino galleggiante, la cui ristrutturazione terminerà tra sei mesi, e l'officina meccanica, produttività al settore e al suo indotto. “Il curriculum della società assegnataria dell'area demaniale – conclude Cutrona – non annovera tra le proprie attività la riparazione e la costruzione di unità navali. Non conosciamo nè il piano industriale e nè le intenzioni della Marinedi ma riteniamo che l'attività del cantiere, per la sua storia e la sua lunga tradizione, non vada snaturata nelle sue funzioni attraverso un utilizzo orientato nella direzione delle barche da diporto".

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