Carenza di personale ai Servizi sociali
A pagarne le spese anziani e disoccupati
La grave situazione pandemica ha accentuato la crescita delle fasce piĂą deboli della popolazione composta da anziani e disoccupati, settore che abbisogna di interventi previsti per legge.
Ma Paceco, secondo quanto denunciano i consiglieri comunali Salvatore Catalano, Biagio Martorana, Marilena  Cognata, Vito  Bongiorno  e Basiricò Maria, firmatari di una apposita interpellanza, non ha adeguate risorse di personale ed economiche per fare fronte alle esigenze della popolazione.
“ Lo Stato italiano e la Regione Siciliana, consapevoli di tale problema hanno stanziato diversi milioni di euro per venire loro incontro. Ebbene, dall’ ultimo censimento della popolazione comunale di Paceco, il Comune - sostengono i cinque consiglieri - dovrebbe avere in organico, secondo la Legge quadro Nazionale n. 328 del 2000, tre assistenti sociali per venire incontro alle necessità ed alle esigenze delle fasce più deboli. Invece il servizio socio-assistenziale viene svolto da una sola assistente sociale a tempo pieno ed una a 12 ore settimanali proveniente dal Comune di Valderice, comportando un grande accumulo di lavoro per gli uffici e grande difficoltà per la popolazione a cui questi uffici dovrebbero dare assistenza”.
Se è pur vero che attualmente vige i blocco delle assunzioni, altrettanto vero, sostengono  cinque, che “ nell'ultima legge di bilancio anno 2021 è previsto ai commi 797-804, in maniera strutturale, la possibilità per i Comuni di potere assumere Assistenti sociali, finanziandoli con €. 40.000 annui se il rapporto popolazione assistenti sociali è di 1 ogni 5000 abitanti e di €. 20.000 se tale rapporto è di 1 ogni 4000 abitanti”.
Da qui la richiesta al sindaco Giuseppe Scarcella di sapere "se l'amministrazione si sia attivata per mettere in essere quanto previsto dai due commi teste citati e quali sono le cause per cui l'amministrazione non ha provveduto così come fatto da altre amministrazioni per sopperire alla carenza di personale qualificato con l'attivazione del MEPA, il mercato elettronico per le pubbliche amministrazioni su cui poter acquistare sia beni che servizi e che l'acquisto di tali prestazioni a tempo determinato esulano dai parametri stabiliti dalla Regione Sicilia sul rapporto cittadini-dipendenti comunali”.
Da parte sua Salvatore Catalano sottolinea come Paceco “ da oltre 18 mesi, da quando Fabrizio Barile si è dimesso, sia senza un assessore ai servizi sociali. Situazione che persiste atteso che il sindaco quasi un mese fa ha nominato tre nuovi assessori, ma non ha assegnato ancora le deleghe. Mentre discutono su chi e quali settori dividersi, la gente aspetta”.Â
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