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Marsala | Cronaca

Caso Denise. Rinviata a giudizio il magistrato Maria Angioni

29 Luglio 2021 21:55, di Redazione
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Il processo prenderà il via il 23 dicembre

La procura di Marsala ha disposto il giudizio immediato per la dottoressa Maria Angioni, magistrato accusata di aver reso false dichiarazioni al pubblico ministero sull'inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone, sparita da Mazara del Vallo il 1 settembre 2004. Il processo prenderà il via il 23 dicembre davanti al giudice monocratico del Tribunale di Marsala La Angioni, nel 2004 in servizio alla Procura di Marsala, si occupò delle inda.gini. Sulla vicenda è più volte tornata negli ultimi mesi, attraverso interventi e interviste televisive in cui ha rivelato alcuni particolari relativi a ostacoli e difficoltà incontrati durante l’attività investigativa. Circostanze su cui la stessa Angioni, ora giudice in Sardegna è tornata anche davanti ai colleghi della Procura di Marsala, sentita a sommarie informazioni. Negli ultimi mesi la Procura di Marsala ha riaperto le indagini, con un fascicolo per sequestro di persona. Lo scorso 3 maggio Angioni era stata ascoltata per sommarie informazioni dai pm di Marsala, che a fine giugno l'hanno interrogata nuovamente, contestando alcune inesattezze fornite nel primo verbale. "Si cercherà, attraverso una compiuta verifica del processo madre su Denise, di meglio ancorare i ricordi della Angioni", ha commentato l'avvocato Stefano Pellegrino, legale della magistrata, "al fine di giustificare queste discrasie tra quelli che sono i
documenti e quello che è il ricordo della Angioni stessa ed eventualmente prenderne atto".

Accompagnata dal suo legale, l’avvocato Stefano Pellegrino, la Angioni ha spiegato che si trattava semplicemente di qualche imprecisione nel ricordo di vicende comunque avvenute quasi 17 anni anni fa. Ma, evidentemente, le sue spiegazioni non hanno convinto la Procura di Marsala. Ricevuto nei giorni scorsi l’avviso di conclusione delle indagini, la giudice è stata adesso rinviata a giudizio per false dichiarazioni al pubblico ministero.

Nelle scorse settimane Angioni aveva così commentato l'apertura di un'inchiesta nei suoi confronti:  “Se ritrattassi e, abiurando, dichiarassi che quanto ho detto al Pm non è vero, il procedimento penale a mio carico si chiuderebbe subito" , ma "io voglio il processo: è una cosa che devo, a me e a tante altre persone che hanno diritto a giustizia e verità".

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