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Caso Ryanair, intervento di Co.Di.Ci, della senatrice Orrù e del Comitato pendolari

28 Settembre 2017 13:50, di Redazione
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La vicende legata alla cancellazione di diversi voli dalla Ryanair, lista che si allunga ogni giorno di più coinvolgendo globalmente oltre 400 mila ut...

La vicende legata alla cancellazione di diversi voli dalla Ryanair, lista che si allunga ogni giorno di più coinvolgendo globalmente oltre 400 mila utenti e 18mila tratte, ha visto l’intervento di diverse associazioni di categoria, politici e comitati di cittadini. Ultimi in ordine di tempo il CODICI che ha avviato un azione di classe a tutela dei passeggeri, istituendo un apposito help desk che ad oggi sta raccogliendo moltissime richieste da parte di utenti che hanno subito danni a causa della cancellazione dei voli da parte della Ryanair. Nonostante l'Enac abbia già convocato più volte un incontro con il vettore irlandese, gli unici contatti ci sono stati tramite videocall e, forse, Ryanair gratificherà l'Italia con la sua presenza il 5 di ottobre. Questo atteggiamento manifesta apertamente il modo in cui Ryanair sta affrontando la questione. Il Codici sottolinea come dall’incontro avvenuto qualche giorno fa con Enac è emerso che Ryanair si stia limitando a promettere rimborsi dei voli senza tuttavia risarcire i danni supplementari riconosciuti dai Regolamenti Europei (penali degli alberghi, costo dei voli alternativi). Un comportamento che, secondo Codici, denota come Ryanair tenga un rapporto consumatore/azienda poco trasparente e certamente censurabile per le ragioni di seguito enunciate ricordando come vi è un'insufficienza di riscontri sia on line sia dal front office, con grave disinformazione, in particolare, via chat. Il meccanismo di contatto, innanzitutto, avviene solo tramite chat box; il consumatore può attendere anche ore per veder soddisfatta una propria richiesta, ma Ryanair falsa costantemente i dati, riducendo i tempi e modificando le chat. Quando i consumatori richiedono un rimborso, la società lo nega, e nonostante esista un Regolamento Europeo ben definito, ai consumatori vengono propinate regole inesistenti. Inoltre il rimborso, come prevede la normativa, deve essere elargito entro 7 giorni di calendario, mentre Ryanair considera 7 giorni lavorativi, prolungando così i termini, in caso di ritardo o cancellazione del volo, l'azienda irlandese nega il risarcimento degli ulteriori danni; Ryanair è tenuta a restituire non solo il costo del biglietto, in quanto la normativa europea prevede indennizzi e restituzione del danno supplementare, vista la situazione di criticità in seguito alla cancellazione dei voli, alcuni viaggiatori hanno dovuto per necessità acquistare un ulteriore biglietto, ma si sono ritrovati dinanzi un'amara sorpresa: non solo un numero esorbitante di voli è stato cancellato, ma i costi dei biglietti sono aumentati vertiginosamente, è emersa, più in generale, la resistenza dell'azienda a risarcire tutti i consumatori danneggiati. Codici ricorda che per presentare il reclamo è necessario allegare dati del volo cancellato (conferme via mail; tagliando indicante il n. del volo), le spese sostenute in conseguenza della cancellazione (voli alternativi, alberghi, taxi), eventuali precedenti reclami inviati alla compagnia, fotocopia documento d’identità. Dal canto suo la senatrice Pamela Orrù ha reso noto che, in Commissione Trasporti e Lavori Pubblici, di cui è componente, è stata chiesta l’audizione di Enac, Autorità di Regolazione dei Trasporti e ministro Delrio. “Il taglio dei voli di 25 aerei comunicato da Ryanair per la stagione invernale (novembre 2017- marzo 2018) e che ha provocato la sospensione di 34 rotte, interessa - si legge nella sua nota stampa - anche l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani che sarà privato di tre collegamenti con città europee (Francoforte, Baden Baden e Cracovia) e di quattro collegamenti nazionali (Parma, Genova, Roma e Trieste). La questione, che ha destato preoccupazione negli operatori economici e nei cittadini del Trapanese, è stata affrontata, ieri pomeriggio, in commissione Trasporti e Lavori Pubblici di Palazzo Madama e il gruppo del PD ha richiesto di sentire in audizione l’Enac, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti e il ministro Graziano Delrio". La componente della Direzione nazionale del Partito Democratico, lo scorso 20 settembre, aveva sottoscritto e presentato, insieme ai colleghi della VIII Commissione, un’interrogazione urgente al ministro dei Trasporti sul taglio dei voli Ryanair su diversi scali europei ed italiani, tra cui quello di Trapani, già prenotati da centinaia di migliaia di passeggeri. In quell’occasione si è chiesto, tra le altre cose, al Ministero quali misure intenda adottare – oltre a quelle per garantire ai passeggeri il rimborso dei biglietti e il risarcimento dei danni subiti – per far sì che “vengano quantificati e risarciti alle società di gestione degli aeroporti o alle Regioni e agli Enti locali, gli oneri derivanti dalla mancata piena attuazione dei contratti. "Ciò che sta accadendo all’aeroporto di Trapani è molto grave – sottolinea la senatrice Orrù – non solo dal punto di vista dei collegamenti e dello sviluppo economico legato ai flussi turistici ma anche perché lo scalo dà lavoro a circa mille persone tra servizi diretti e indiretti. Non possiamo permettere che si facciano passi indietro sul futuro del nostro territorio”. Infine Gaspare Barraco (coordinatore del Comitato dei Pendolari), scrive come "la risposta agli aerei (Ryanair ecc.) per i tragitti terreni italiani sono i treni ad alta velocità: Trapani-Messina e Reggio Calabria-Roma”. Per Barraco “Bruxelles aspetta i progetti per la Ferrovia. Mai chiedere la soppressione della Ferrovia. Facile sopprimere, difficile migliorare un servizio. Mai togliere servizi“.

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