Castelvetrano al servizio dei disabili

Castelvetrano, 20 novembre 2010- E' stato inaugurato a Castelvetrano il primo nucleo provinciale del  “Centro Ausili Habilis”. Il centro nasce non sol...

Castelvetrano, 20 novembre 2010- E' stato inaugurato a Castelvetrano il primo nucleo provinciale del  “Centro Ausili Habilis”. Il centro nasce non solo per curare l’ampliamento delle conoscenze di base sugli ausili, ma, soprattutto, ad avviare  e sostenere  gli interventi interdisciplinari nel campo della disabilità, dell’autonomia e dell’integrazione,l’ambito di impiego quotidiano degli ausili, al fine di  trovare l’ausilio tecnologico e non  più indicato che possa supplire all’abilità mancante. Con questa iniziativa i promotori vogliono“arrivare” a quelle tante mamme, fratelli, sorelle, disabili, ...che non conoscono o non  sanno dove e come trovare quell’ausilio  che potrebbe migliorare, e di tanto, la qualità della loro vita. Quotidianamente tante persone temporaneamente o permanentemente disabili,  in mancanza di canali agevoli di accesso alle strutture più accreditate a fornire informazioni qualificate sugli ausili,  si rivolgono a tecnici e strutture aventi una ragione sociale di tipo economico-commerciale, dove  ricevono consulenze non sempre disinteressate e talvolta non appropriate, con l’inevitabile conseguenza di acquistare ausili inadeguati, spesso con spese molto elevate e numerosi viaggi lunghi e disagevoli per una utenza strutturalmente debole". Ora, finalmente, il centro di Castelvetrano ha i locali, messi a disposizione dalla Scuola Secondaria di 1° Grado “V. Pappalardo” di Castelvetrano, e può contare sull’impegno, anche finanziario, della Provincia Regionale di Trapani, del sostegno dei sei Comuni del Distretto socio-sanitario n. 54. Ma i promotori della iniziativa contano sulla disponibilità di quanti hanno a cuore le problematiche della disabilità al fine di fornire di essa un’immagine reale , "lontana dagli stereotipi della tragedia e della pietà, una rappresentazione delle risorse e non solo delle difficoltà, della battaglia per l’emancipazione e non solo per l’assistenza".  Simona Licata

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