Castelvetrano: strangola la moglie e poi si uccide con un coltello

Rosalia Lagumina e Luigi Damiani si stavano separando

Avrebbe ucciso la moglie, con la quale viveva da separato in casa, e si sarebbe poi ucciso. A trovare stamattina intorno alle 10 i cadaveri della 48enne casalinga Rosalia Lagumina e del 60enne Luigi Damiani, idraulico, sono stati i Vigili del fuoco che sono intervenuti, su richiesta dei Carabinieri, per entrare nell'abitazione di via Alcide De Gasperi a Castelvetrano.  Sembra che, da qualche tempo, i due discutessero sulla separazione e che la donna non dormisse più insieme al marito ma in una stanza al primo piano dell'abitazione dove oggi sono stati trovati i corpi.  Secondo la prima ricostruzione degli inquirenti Damiani, dopo avere strangolato la moglie, sarebbe andato a lavarsi le mani in bagno: tracce di sangue sono state trovate nel lavabo e nel bidet e anche su una porta. Poi l'uomo avrebbe preso un coltello con una lama molto lunga, l'avrebbe incastrato nel braccio della moglie già morta e si sarebbe gettato sulla lama. 
"Mia nipote e suo marito erano una coppia tranquilla - ha affermato uno zio della donna, Giorgio Lagumina - anche se discutevano per via della separazione, ma niente ci faceva presagire quanto è accaduto". L'abitazione dei coniugi Damiani si trova al piano terra del civico 30 di via Alcide de Gasperi. Nella casa accanto vive l'anziana madre di Luigi mentre al primo piano abita la sorella dell'uomo.
I due coniugi lasciano due figli: Francesco di 25 anni, che lavora nel Nord Italia e dovrebbe arrivare stasera in città, e Aurora, di 23 anni, sposata. La giovane è stata già ascoltata dai Carabinieri.  
 
 

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