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Paceco | Politica

Catalano, le delibere di esenzione? Solo buone intenzioni

06 Maggio 2020 14:42, di
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Per il consigliere la competenza è del consiglio comunale.

Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale di Paceco ha comunicato di avere approvato l’esenzione dal pagamento della TOSAP (Tassa di Occupazione del Suolo Pubblico) e dell’Imposta di Pubblicità  Permanente, per il periodo tra il 1° marzo e il 30 maggio. Un provvedimento che fa seguito all’esenzione del pagamento della TARI per il periodo di chiusura degli esercizi commerciali a seguito della emergenza sanitaria legata al Covid-19. 

Ma, secondo il consigliere comunale di minoranza, Salvatore Catalano, “ancora una volta questo assessore e questa giunta fanno confusione sul  loro ruolo e sulle competenze di chi deve approvare gli atti”.
Per Catalano, infatti, le delibere  n° 38 del 31/03/2020 e n° 46 del 28/04/2020 su misure di sostegno agli esercizi commerciali ed artigianali obbligati alla chiusura per effetto dell’ infezione da Covid 19, sono solo e semplicemente atti di indirizzo, senza valore alcuno, a trattandosi di deliberazioni che vertono su esenzioni e riduzioni tariffarie di tasse comunali e che pertanto sono di esclusiva competenza del Consiglio Comunale".
Da qui la decisione di Catalano e di altri quattro  consiglieri comunali, Biagio Martorana, Salvatore Ricciardi, Marilena Cognata e Vito  Bongiorno, di presentare una interrogazione nella quale, " pur condividendo l’iniziativa della Giunta sugli interventi di esenzione e di riduzione da apportare alle tasse comunali” ma non concordando “ sul periodo proposto in quanto, a nostro avviso, particolarmente ristretto”, chiede come mai “la Giunta Comunale è intervenuta  su temi di esenzione delle tasse comunali di esclusiva competenza del Consiglio Comunale”.

Un caso analogo si verificò lo scorso anno quando sindaco e giunta comunicarono l’abbassamento delle aliquote Tasi, deciso con delibera di giunta. Quando poi la giunta scoprì che competenza era del consiglio erano decorsi i tempi entro cui approvare il provvedimento e quindi l’amministrazione fece dietro front e le aliquote rimasero quelle allora in vigore.

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