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Celebrato il 206esimo annuale di fondazione dell'Arma dei Carabinieri - Trapani Oggi

Trapani | Cronaca

Celebrato il 206esimo annuale di fondazione dell'Arma dei Carabinieri

05 Giugno 2020 19:32, di Laura Spanò
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Un contributo prezioso quello offerto dai Carabinieri in questi difficili frangenti

Un contributo prezioso quello offerto dai Carabinieri in questi difficili frangenti, al pari di quello nell’ordinario contrasto a ogni forma di criminalità, reso con abnegazione silenziosa, spesso mettendo a rischio la propria incolumità.

Le misure di contenimento della pandemia non hanno consentito di prevedere la tradizionale cerimonia militare, ma come ha ricordato il Comandante Generale nel messaggio rivolto a tutti i carabinieri “la solennità ideale della ricorrenza è interamente riposta nella confermata adesione di tutti ai valori fondanti dell’Istituzione. Fin dalla sua nascita l’Arma dei Carabinieri è al fianco degli italiani per garantire loro sicurezza e prossimità attraverso la capillare diffusione sul territorio delle oltre 4500 Stazioni e Tenenze territoriali, alle quali si aggiungono le circa 1.000 Stazioni forestali, e contribuisce alla tutela di interessi collettivi attraverso l’impegno dei reparti specializzati”.

Interessante è perciò in questa occasione ricordare alcune delle operazioni più significative eseguite dai reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Trapani.

Si parte da luglio 2019, in occasione di un grave incendio, i militari della Compagnia di Trapani si sono distinti per le operazioni di messa in sicurezza di oltre 400 persone che si trovavano all’interno di un villaggio turistico di San Vito Lo Capo. Le fiamme, che lambivano la struttura, impedivano di fatto l’evacuazione via terra, socì i militari, coordinandosi con le altre Forze di Polizia intervenute, hanno condotto tutti in salvo via mare, attraverso varier imbarcazioni.

Ad ottobre i militari della Compagnia di Mazara del Vallo, a conclusione di una complessa indagine, hanno tratto in arresto di Vincenzo Caradonna ritenuto responsabile dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere della compagna convivente, Angela Stefani a Salemi. Nonostante l’uomo avesse tentato di cancellare ogni traccia, le attività investigative effettuate dall'Arma, assieme ai più moderni accertamenti tecnici compiuti sulla scena del crimine, hanno permesso di accertare che Caradonna aveva colpito violentemente la donna con un corpo contundente al culmine di una lite.

A febbraio 2020 poi i Carabinieri della Compagnia di Alcamo, hanno smantellato una rete corruttiva che ruotava attorno ad una area adibita a parcheggio nei pressi del Parco Archeologico di Segesta. Le attività di indagine, iniziate nell’agosto 2018, hanno condotto a due arresti e a cinque informazioni di garanzia, notificate ad altrettanti indagati. I reati contestati, a vario titolo, sono corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, abuso d’ufficio, omissione d’atti d’ufficio e falsità materiale ed ideologica in atto pubblico.

A maggior scorso i Carabinieri del Comando Provinciale e della Compagnia di Trapani, in prosecuzione dell’Operazione Artemisia del marzo 2019, hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica nei confronti di 28 indagati, tra medici, assistenti socio-sanitari, membri delle Commissioni Mediche per l’Accertamento dell’Invalidità Civile e delle Commissioni mediche per l’accertamento dell’Handicap dell’INPS-Ufficio di Trapani. Ritenuti responsabili dei reati di falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. L’attività investigativa in parola ha consentito di accertare ben 162 casi in cui sono state rilevate palesi falsità sia nella composizione reale delle commissioni sia nella successiva formalizzazione su referto.

Ancora a maggio, i Carabinieri della Compagnia di Trapani hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 9 persone - di cui 4 in carcere e 5 con obbligo di dimora nel comune di residenza -, emessa dal GIP del Tribunale di Trapani, per i di rici reati riclaggio, estorsione, ricettazione e furto, consumati nei comuni di Trapani, Paceco, Marsala e Mazara del Vallo, tra i mesi di maggio e novembre del 2018. Nel corso delle indagini venivano acquisiti gravi elementi indiziari a carico degli indagati, i quali, a seconda del proprio ruolo, provvedevano: a commettere furti di motoveicoli, ad assemblare più pezzi appartenenti a ciclomotori diversi e ad alterare il numero di telaio dei veicoli provento di furto al fine di ostacolare l’accertamento della provenienza delittuosa dei mezzi.

Accanto a questo, dagli inizi del mese di marzo, ci sono state molteplici attività di controllo del rispetto delle misure emesse per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, non disgiunte da espressioni di generosità e vicinanza alla popolazione da parte di tutti i militari del Comando Provinciale di Trapani. Nel periodo di lockdown, l’Arma di Trapani ha svolto oltre 6500 servizi di pattuglia, sottoposto a controllo circa 60.000 persone – di cui circa 2000 sono state denunciate o sanzionate - e circa 14.000 esercizi commerciali- in questo caso le attività denunciate salgono a circa 2300- con il fine ultimo di tutelare la salute e della sicurezza dei cittadini. Nel contempo, i Carabinieri si sono prodigati per venire in contro alle esigenze di coloro che si trovavano maggiormente in difficoltà, acquistando generi alimentari e di prima necessità per le famiglie rimaste senza reddito, ma anche per coloro che si trovavano agli arresti domiciliari senza alcuna assistenza, provvedendo al recapito delle pensioni agli anziani e regalando un sorriso ai bambini di alcune comunità con la consegna a sorpresa delle uova pasquali.

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