Cessione quote Airgest della Regione, l'on. Fazio presenta interrogazione
Confermata la cessione di quote azionarie Airgest da parte della Regione sulla base del decreto firmato dal presidente Rosario Crocetta che dispone il...
Confermata la cessione di quote azionarie Airgest da parte della Regione sulla base del decreto firmato dal presidente Rosario Crocetta che dispone il Piano di riordino delle aziende partecipate. Airgest, secondo la valutazione della Regione che ne è socio di maggioranza con il 59,68% delle azioni, non rientra tra le società strategiche nelle quali mantenere quote di partecipazione. Sulla questione il deputato regionale Girolamo Fazio ha presentato un'interrogazione nella convinzione che sia ancora determinante il ruolo della mano pubblica nella gestione della società . Fazio suggerisce che il 20% delle azioni torni alla ex Provincia regionale e che si persegua un tentativo di fusione con Gesap SpA in direzione di un polo aeroportuale della Sicilia occidentale. Ciò consentirebbe, secondo il deputato regionale, ai Comuni del territorio provinciale "una legittima rappresentanza in seno alla società " per "salvaguardare l'operatività dello scalo, determinando, concordandola con i soci privati, una politica di marketing territoriale per sostenere il rilevantissimo flusso turistico che l'aeroporto di Trapani con i voli della compagnia low cost Ryanair incrementa da anni". Fazio suggerisce, inoltrem se non sia il caso prima che vengano cedute le quote dell'Airgest di avviare un tentativo di fusione con la Gesap "per giungere ad una attività complementare e non concorrenziale tra i due scali aeroportuali". Il capogruppo del gruppo misto all'Ars ricorda come "grazie a ingenti investimenti per oltre venti anni da parte della ex Provincia regionale di Trapani" oggi Birgi è il "terzo scalo per volumi di traffico della Sicilia [...] complementare con lo scalo di Palermo nell'offerta del trasporto aereo su un bacino di oltre 2 milioni di abitanti" e, grazie anche a Ryanair e agli accordi di comarketing "nell'ultimo dei quali, dopo la abolizione della Provincia regionale di Trapani, sono coinvolti anche i comuni del territorio provinciale trapanese". Nell'atto ispettivo Fazio non risparmia una nota critica riguardo l'atteggiamento della Regione che ha disertato, nel luglio 2014, l'assemblea dei soci e, per ben due volte, nel settembre e nell'ottobre 2015, ha fatto saltare le sedute di insediamento del CdA e di nomina del presidente "non avendo addirittura individuato i propri rappresentanti in seno all'organismo societario".
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