Cgil, tavola rotonda sui problemi del comparto edile
“Il lavoro unisce la società” è il tema dell'iniziativa tenuta stamani dalla Fillea Cgil per ricordare Giuseppe Burgarella, l'operaio edile e sindacal...
“Il lavoro unisce la società ” è il tema dell'iniziativa tenuta stamani dalla Fillea Cgil per ricordare Giuseppe Burgarella, l'operaio edile e sindacalista che un anno fa si tolse la vita dopo aver perso il lavoro, e per rilanciare le proposte del sindacato per arginare la crisi e creare lavoro nel comparto. Nella sala conferenze di Palazzo Riccio di Morana i segretari della Fillea Cgil provinciale, regionale e nazionale, Enzo Palmeri, Franco Tarantino e Mauro Livi e i segretari generali della Cgil di Trapani e della Sicilia Filippo Cutrona e Michele Pagliaro hanno commemorato Giuseppe Burgarella, ricordandolo come “amico, compagno e sindacalista di grande dignità , spiccata onestà intellettuale e forte senso per le Istituzioni”. “Per Giuseppe Burgarella – ha detto il segretario della Fillea Cgil di Trapani Enzo Palmeri – la sofferenza e il disagio per la mancanza di lavoro annullava il valore della sua stessa vita e dei suoi stessi impegni nonostante credesse fermamente nel ruolo delle Istituzioni. Il suo - ha proseguito - è un appello per il diritto al lavoro in un territorio pervaso dal dramma collettivo della disoccupazione”. Nel corso degli interventi sono stati illustrati i dati della crisi: in Sicilia, secondo i dati Istat, negli ultimi 5 anni, si sono persi nell'edilizia 70 mila posti di lavoro, le gare pubbliche sono diminuite del 60% mentre le imprese fallite sono intorno a 600 rispetto ai 475 fallimenti dello scorso anno. “Si tratta – ha detto il segretario generale della Fillea Sicilia Franco Tarantino – di un dato drammatico che fotografa un settore in decadimento. In questo contesto Trapani si inserisce tra le provincie che sta registrando un calo più vistoso”. In provincia di Trapani i dati della cassa edile mostrano, infatti, una realtà in cui, dal 2008 al 2013, la massa salariale è diminuita di circa 50 milioni di euro. Il numero degli operai attivi da 10877 è sceso a 5173 così come le ore lavorate sono passate da 8542503 del 2008 a 2503792 del 2013. Drastica riduzione anche delle imprese attive che da 2311 del 2008 sono passate, nel 2013, a 1455. “Senza dubbio – ha detto Mauro Livi della segreteria nazionale della Fillea Cgil – c'è un problema al sud e gli indicatori dell'edilizia mostrano una situazione preoccupante. Sono indispensabili – ha proseguito – interventi che mettano al centro il lavoro, gli investimenti, i diritti e il rispetto delle regole con i rinnovi dei contratti”. In Sicilia, infatti, nel 2012 le ore lavorate e il monte salario sono diminuiti del 22% mentre nel resto d'Italia del 7% così come gli operai siciliani sono scesi al 24% rispetto al 12% del Paese. Nel corso dei lavori sono state illustrate anche le proposte del sindacato, presentate al Governo regionale e nazionale, per una burocrazia più snella e per accelerare l'iter affinché siano rese subito disponibili le risorse già stanziate dando alle imprese aggiudicatarie degli appalti la possibilità di avviare i lavori. “Occorre – ha detto il segretario provinciale Enzo Palmeri - creare immediatamente lavoro puntando su investimenti per le infrastrutture e i trasporti. La gara di appalto per il collegamento Birgi Mazara del Vallo non è più rinviabile considerato che i finanziamenti sono già disponibili e che il cantiere darebbe lavoro a 680 operai”. Per la Fillea Cgil di Trapani tra le opere da avviare per rimettere in moto il settore c'è anche il collegamento viario esterno tra la statale 113 e la statale 119: anche in questo caso il finanziamento, di circa 40 milioni di euro, è già disponibile ma occorre accelerare l'iter per far si che si bandisca la gara di appalto. Fondamentale, inoltre, far ripartire i lavori al porto di Castellammare del Golfo dove ci sono ancora 7 milioni di euro di lavori da eseguire. “Si tratta - ha detto Palmeri – di 200 milioni di euro di opere pubbliche che per la provincia di Trapani rappresenterebbero una boccata di ossigeno non indifferente. E' necessario – ha concluso - puntare anche sulla necessità di recuperare i centri storici oltre che su un piano di investimenti per il riassetto idrogeologico del territorio”.
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