Chiusura del mercato ittico, M5S e senatore d'Alì: "Venga riaperto al più presto"
"Ridiamo dignità ai venditori del mercato ittico di Trapani". Questo lo "slogan" del Movimento 5 Stelle sulla questione della chiusura del mercato itt...
"Ridiamo dignità ai venditori del mercato ittico di Trapani". Questo lo "slogan" del Movimento 5 Stelle sulla questione della chiusura del mercato ittico di Trapani decisa dal Comune. "Ieri - si legge nella nota diffusa alla stampa - il senatore Vincenzo Maurizio Santangelo, insieme al candidato sindaco M5S di Erice Maurizio Oddo e all'assessore designato per Trapani Gioacchino Incammisa, ha dato voce a coloro che sono stati tirati in causa alle dichiarazioni dell'uscente sindaco di Trapani, il quale ha accusato i venditori che hanno fatto richiesto di stallo al mercato ittico di non voler contribuire alle spese previste di 250 euro. In verità - prosegue il documento - pare che tale rifiuto non sia mai avvenuto e sembra che invece sia stato loro richiesta la sottoscrizione di un contratto con una ditta esterna per la pulizia del mercato ittico per un ammontare di 60 mila euro Iva". Stamattina gli esponenti del M5S hanno incontrato un piazza Scalo d'Alaggio "per non lasciare soli degli onesti cittadini che fino ad oggi hanno solo subito i disagi derivanti dall'inidoneità dei luoghi concessi a loro dall'amministrazione comunale". Per il M5S bisogna trovare una soluzione "insieme a chi da sempre lavora nel mercato ittico e ai venditori della piccola pesca. Il mercato del pesce è identità di tutti i Trapanesi". Dello stesso avviso anche il senatore Antonio d'Alì, candidato sindaco per Trapani: "La questione della vendita del pesce al minuto - sottolinea l'esponente di Forza Italia - riguarda l’intera cittadinanza trapanese e non può essere gestita con riguardo ai soli rapporti tra amministrazione comunale e operatori della vendita". "Ritenendo assolutamente giusto censurare, comunque, anche l'eventuale disattenzione con cui altre autorità competenti possono aver trattato o trattino la questione - aggiunge d'Alì - l’amministrazione comunale deve assicurare il servizio della vendita del pesce, ai cittadini, in locali idonei, ancorché possa ritenersi creditrice di somme dovute dagli operatori per contributo alla gestione del sito". Il senatore d'Alì ritiene "assolutamente indifferibile che lo stesso sito venga riaperto e vi sia consentita la vendita del pesce al minuto, ponendo fine a un disagio dell’intera cittadinanza e, soprattutto, all'ipocrisia della chiusura per lavori da effettuarsi che in realtà non sono mai neanche iniziati. Certamente possiamo convenire sul fatto che la destinazione, ad altro utilizzatore, dei locali precedentemente adibiti alla stessa vendita, abbia creato alcuni disagi all'intera categoria ma ciò non giustifica l’interruzione del servizio. L’amministrazione comunale riapra l’area già adibita e autorizzata per la vendita del pesce al minuto e l’Autorità marittima collabori con l’amministrazione comunale. Non si tratta di diatribe burocratiche ma di un interesse specifico dell’intera cittadinanza, degli operatori e dei già numerosi visitatori della città di Trapani che non potranno che trarne una pessima considerazione".
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