Cocaina sudamericana da spacciare in locali a Palermo e Trapani [VIDEO]
Custodia cautelare in carcere per 12 persone accusate di traffico internazionale di stupefacenti. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini...
Custodia cautelare in carcere per 12 persone accusate di traffico internazionale di stupefacenti. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari di Termini Imerese su richiesta della Procura della Repubblica di quel Tribunale, riguarda anche alcuni appartenenti al mandamento mafioso di Bagheria ed è stato eseguito dai Carabinieri tra Palermo, Roma, Bagheria e Tolmezzo, in provincia di Udine. Nell'indagine è stato individuato un gruppo di spacciatori prevalentemente operante nei locali notturni delle province di Trapani e Palermo e sono stati sequestrati 5 chilogrammi di cocaina. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Nicolò Testa, al vertice della famiglia mafiosa di Bagheria, e il suo stretto collaboratore Carmelo D'Amico, erano entrati in rapporti di affari con Salvatore Drago Ferrante, procacciatore all’ingrosso di cocaina che, nel giro di qualche mese, aveva creato una “squadra”, un gruppo di persone tra cui anche dedite all’importazione in Italia di stupefacente proveniente dall’Argentina e alla sua vendita a spacciatori all’ingrosso sul mercato palermitano a prezzi più bassi rispetto a quelli praticati dai fornitori locali in virtù dei suoi contatti con narcotrafficanti argentini. Grazie alle intercettazioni è stato individuato un gruppo di giovani palermitani, posto alle dipendenze di Pasquale Testa (figlio di Nicola) e Salvatore Rotolo, che si erano accordati per reperire stupefacente da piazzare sul mercato attraverso una serie di pusher che agivano all’interno di locali notturni. In dettaglio, le indagini hanno permesso di ricostruire l’acquisto in Argentina ai fini dell’importazione in Italia di 4,6 chili di cocaina, sequestrati presso l’Aeroporto di Buenos Aires;  la cessione di 1 chilo di cocaina sulla piazza di spaccio palermitana; resistenza di un gruppo dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo (cocaina, MDMA o MD, Ecstasy, marijuana e hashish) operante in provincia di Palermo. Gli indagati nell'operazione, denominata "Praesidium" sono: Gioacchino Bonaccorso, nato a Palermo 43 anni, Salvatore Cecala, nato a Caccamo, 46 anni, Giuseppe Faia, 31 anni nato a Palermo, Emiliano Pasimovich, 32 anni nato in Argentina, residente a Roma, Calogero Rio, 55 anni, nato a Termini Imerese, Salvatore Rotolo, 38 anni, residente a Isola delle Femmine, Pasquale Testa, 25 anni residente a Bagheria, Giacinto Tutino, 62 anni, residente a Bagheria, Carmelo D'Amico, 48 anni, detenuto nel carcere Pagliarelli, Nicolò Testa, 55 anni, detenuto al Pagliarelli, Giuseppe Antonio Giallombardo, 41 anni, detenuto al Pagliarelli, Salvatore Drago Ferrante, 53 anni, detenuto nel carcere di Tolmezzo.
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