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Commissione nazionale antimafia si occuperà del "caso Giambalvo" - Trapani Oggi

Castelvetrano | Politica

Commissione nazionale antimafia si occuperà del "caso Giambalvo"

03 Marzo 2016 15:05, di Niki Mazzara
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La commissione nazionale antimafia farà tappa a Trapani. Lo ha deciso l'Ufficio di Presidenza dell'organismo parlamentare dopo la richiesta del vicepr...

La commissione nazionale antimafia farà tappa a Trapani. Lo ha deciso l'Ufficio di Presidenza dell'organismo parlamentare dopo la richiesta del vicepresidente Claudio Fava - che era stato a Castelvetrano alcune settimane fa - di sentire il sindaco Felice Errante in relazione al caso del consigliere comunale Lillo Giambalvo, assolto in primo grado dopo essere rimasto coinvolto nell'operazione "Eden II" e tornato in Consiglio comunale. L'uomo, nelle intercettazioni dell'inchiesta, esprimeva apprezzamento nei confronti della famiglia del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro. In queste ultime settimane, da più parti, è giunta a Giambalvo la richiesta di dimissioni e anche il sindaco Errante ha espresso la sua posizione con una lettera aperta in cui ha confermato la sua intenzione di restare alla guida dell'amministrazione comunale castelvetranese. Oggi il primo cittadino ha diffuso una nuova nota in cui afferma che la visita della Commissione nazionale antimafia "è un segnale importante che manifesta la presenza dello Stato a sostegno delle istituzioni democraticamente elette. Spiace ancora una volta - prosegue Errante - di dovere apprendere le notizie dai giornali, ma oramai così è, in barba ad ogni norma di legge che disciplina la materia. Mi auguro che la Commissione ritenga utile la mia audizione per fornire loro tutti i chiarimenti necessari sì da poter sgomberare ogni dubbio sulle ultime vicende che hanno, nostro malgrado, riguardato la città di Castelvetrano. Ritengo, inoltre, che debba essere investita del problema anche la Commissione regionale antimafia, alla quale ho già avanzato richiesta di audizione. Questo ulteriore clamore mediatico non risolve, tuttavia, il problema della incompatibile presenza di Giambalvo in Consiglio comunale ma, certamente, continua a gettare discredito su una comunità che continuo a pensare e sostenere essere per la maggior parte formata da persone perbene".

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