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Completato il murales contro la mafia nel quartiere di Fontanelle Milo

11 Agosto 2016 15:32, di Ornella Fulco
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Completato, sulla parete di una delle palazzine popolari del quartiere Fontanelle Milo il murales realizzato su commissione dell'Iacp di Trapani dopo ...

Completato, sulla parete di una delle palazzine popolari del quartiere Fontanelle Milo il murales realizzato su commissione dell'Iacp di Trapani dopo che, su quella stessa parete, era apparsa una frase inneggiante al boss mafioso Matteo Messina Denaro. L’opera, realizzata per una altezza di quasi 10 metri, è il risultato del lavoro di quattro giovani artisti trapanesi - Edoardo Maria Manuguerra, Dario Di Nicola, Tito Buscaino e Andrea Alessandro Mancuso - ai quali l’Iacp, dopo avere diffuso un avviso pubblico ed esaminato le proposte pervenute, ha affidato il compito, scegliendo l’immagine proposta che si ispira all'Opera dei pupi. Il progetto è frutto della sinergia instauratasi tra l’Iacp, Confindustria e Ance Trapani e con l’ente di formazione professionale E.Pa.Tu., che hanno messo a disposizione attrezzature tecniche e artistiche necessarie alla realizzazione dell’opera. Un contributo gratuito di partecipazione è stato messo a dato dalle imprese edili Figuccio e Riggio. L’immagine vede in primo piano un agguerrito “pupo” che pare assalire un altro “pupo” che appare come soccombente, tutti e due indossano le classiche armature da guerriero. Il cattivo che è pronto ad uccidere il buono? A ben guardare le cose non stanno in questo modo. Il “pupo” che è sdraiato per terra è privo dei fili, si vedono infatti in alto le mani di un burattinaio, e di che burattinaio si tratti lo si può dedurre da un paio di occhiali disegnati in cima al murales (proprio quelli che nelle foto sui giornali si vedono indossati da Matteo Messina Denaro). In alto a destra è scritto “Liberiamoci” che, oltre che essere il titolo dell’opera, è l’invito a tutti i cittadini a sottrarsi all’arroganza di qualsiasi tipo di criminalità. “E’ stata una proposta che ci ha subito convinti – dice il direttore generale dell’Iacp Pietro Savona – l’immagine ci ha aiutato a rendere chiaro il messaggio che vogliamo mandare a tutti gli abitanti di quel quartiere, così purtroppo problematico, ma dove abita, sopratutto, tanta gente perbene. I Pupi, nella storia artistica siciliana, ci hanno spesso raccontato la storia di un popolo, quello siciliano, ora saccheggiato dagli invasori ora umiliato dai prepotenti, di gente, quella siciliana, tante volte insanguinata, ferita, uccisa, oltraggiata, perseguitata ma che ha scelto anche una strada precisa, quella di arrivare alla liberazione dalle mafie, non per merito di altri, ma intanto per loro stesso impegno". “E’ stata una magnifica risposta artistica – commenta a sua volta il commissario ad acta dell’Iacp Ignazio Gentile – diciamo anche che oltre a questo, stiamo predisponendo gli atti necessari a mettere ordine intanto nelle aree di pertinenza delle palazzine popolari di Fontanelle Milo, auspichiamo che stessa cosa faccia il Comune per le aree di sua competenza. Quello che abbiamo realizzato in questa palazzina stiamo pensando di ripeterlo anche sui prospetti di altre palazzine popolari e non solo dello stesso quartiere. Abbiamo ricevuto altre proposte progettuali che sono da prendere in considerazione ma pensiamo anche ad aprire una sorta di gara tra artisti così che, liberamente, ognuno possa esprimersi artisticamente su temi attinenti il recupero di ogni forma di degrado e disagio, materiale e sociale”. L’E.Pa.Tu. ha collaborato alla realizzazione del murales mettendo a disposizione il ponteggio edile utilizzato dagli artisti per la realizzazione dell'opera. “E’ certamente una esperienza da far continuare – commenta il presidente di Confindustria Gregory Bongiorno – siamo convinti che altri murales vanno realizzati su altre palazzine popolari purchè siano il primo segno di un recupero di rioni spesso abbandonati e non certo per colpe dell’Iacp ma per la notoria mancanza di risorse pubbliche. La formula della sinergia messa in atto in questa occasione credo possa essere organizzata anche per far altro, magari meglio coinvolgendo i Comuni ma anche gli stessi abitanti dei rioni popolari che vanno ancora meglio responsabilizzati sulla cura delle case e delle aree attorno alle palazzine, progettate come aree di verde pubblico ma che spesso finiscono con l’essere vere e proprie discariche o giardini abbandonati piene di erbacce. Come Confindustria, in questo senso, siamo pronti a fare la nostra parte e ringraziamo l’Iacp per l’interessante e bello spunto di impegno che ci è stato proposto”. L’ufficio Tecnico dell’Iacp ha, intanto, predisposto una perizia per il risanamento ambientale delle aree di propria pertinenza all’interno del rione popolare di Fontanelle Milo e a giorni verrà affidata l’esecuzione dei lavori. “In questa fase – conclude il commissario ad acta Ignazio Gentile – speriamo di potere avere un’altra giusta sinergia in questo caso con il Comune di Trapani perché allo stesso modo possano essere sistemate le aree urbane di sua competenza e assieme si possano rimuovere i rifiuti abbandonati anche nelle nostre aree”.

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