Comuni siciliani a rischio fallimento
“Alla luce dei dati pubblicati stamattina dal Sole24Ore, si capisce subito che la manovra del governo Renzi colpirà maggiormente i Comuni del Sud a va...
“Alla luce dei dati pubblicati stamattina dal Sole24Ore, si capisce subito che la manovra del governo Renzi colpirà maggiormente i Comuni del Sud a vantaggio di quelli del Nord. Per fare solo un esempio, parlando di tagli, Palermo avrà circa 9 milioni in meno, mentre Siena otterrà circa 3 milioni in più. I Comuni del Sud saranno, quindi, i più penalizzati perché hanno un tasso di riscossione dei tributi più basso”. Questo il commento di Luca Cannata, vicepresidente vicario dell’AnciSicilia, con delega al Bilancio, che aggiunge: “Con l’introduzione delle nuove regole di bilancio comunale avremo un ulteriore taglio lineare che penalizzerà soprattutto i Comuni del Sud. Infatti, è risaputo che la percentuale di riscossione dei tributi arriva solo al 50 per cento rispetto alle previsioni e che si tratta di un dato minore rispetto a quello riscontrato nei Comuni del Nord. Pertanto, in questa logica, anche il nuovo patto di stabilità non potrà agevolare alcun investimento nei nostri territori in quanto il tutto verrà annullato dai tagli da prevedere in bilancio”. Secondo Cannata sarebbe necessario "un intervento concreto per valutare attentamente gli effetti dell’introduzione dell’armonizzazione dei bilanci, poiché questo potrebbe portare al fallimento di più dell’80 per cento dei Comuni siciliani”. AnciSicilia confermare la posizione di contrarietà alla manovra "che sembra concepita da un governo nazionale cieco che non si accorge delle reali sofferenze che vivono i territori che non riescono a garantire i servizi alle proprie comunità . Se questa manovra andrà avanti, i Comuni si fermeranno e i sindaci non potranno garantire nulla, ma proprio nulla, ai propri cittadini”. Anche il presidente di AnciSicilia, Leoluca Orlando ha sottolineato "il grave stato di disagio e di sofferenza di tutti i Comuni siciliani" e sollecitato i sindaci delle altre regioni meridionali a chiedere all’Anci nazionale "di affrontare questo problema con tutta la determinazione che merita”. “E’ giusto puntare su un livello di riscossione dei tributi più alto – conclude il presidente Orlando - ma non si può non tener conto del forte divario che esiste tra Nord e Sud, un divario che sicuramente non si può colmare nello spazio di un mattino. La manovra deve, quindi, tener conto di questi scenari, altrimenti si rischia solo ed esclusivamente di penalizzare i comuni del Sud Italia".
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