Conclusa la processione dei Misteri. Plotti: "Partecipazione popolare mostra bisogno di spiritualità"
photo: Tony Camuto Si è conclusa pochi minuti fa la processione dei Misteri. Dopo il rientro dei Sacri Gruppi nella chiesa del Purgatorio è stata la...
[caption id="attachment_33627" align="alignleft" width="300"] photo: Tony Camuto[/caption] Si è conclusa pochi minuti fa la processione dei Misteri. Dopo il rientro dei Sacri Gruppi nella chiesa del Purgatorio è stata la volta dell'intervento dell'arcivescovo Alessandro Plotti che assisteva per la prima volta alla processione. Plotti si è complimentato con l'Unione maestranze e con tutti coloro che hanno lavorato per il suo allestimento. "I bambini che hanno sfilato sono stati una bella testimonianza di innocenza, senza retorica", ha commentato l'arcivescovo che ha poi proseguito: "Le marce delle bande hanno creato un clima di grande spiritualità , intonato all'effetto che la processione deve avere. I musicisti hanno interpretato il gemito di sofferenza del popolo che, in questa partecipazione corale, esprime la propria fede". Plotti ha avuto parole anche per i portatori dei Misteri "perché oltre a trasportare le statue, nel loro cuore portino l'onore di essere stati così vicini al protagonista della processione, il Cristo". "Questa processione è radicata nel cuore di tutti i Trapanesi - ha sottolineato l'amministratore apostolico della Diocesi - e mi auguro che aggreghi e unisca tutti e crei una nuova disponibilità a costruire rapporti per il bene della città ". Plotti ha ricordato il momento difficile che Trapani e il resto del Paese stanno attraversando: "Viviamo in una società disgregata che crea, spesso, conflitti più che occasioni di unione. Mi auguro che questa partecipazione ai Misteri segni l'avvio di un percorso di rinascita per il tessuto sociale di Trapani". E poi l'invito ad affidarsi alla misericordia divina: "Maria ci porta a Cristo, non vuole nulla per sè. Maria ci insegna a condividere la Passione di Cristo. Tutti abbiamo difficoltà ansie, dolori nelle nostre vite, se abbiamo il coraggio di offrire tutto questo alla croce di Cristo la nostra vita prende una piega differente". Una processione che ha avuto, grazie anche alle buone condizioni meteorologiche, una grandissima partecipazione popolare. "La commozione sui volti dei Trapanesi - ha detto il vescovo - manifesta una cosa importante: non basta avere a disposizione beni materiali per vivere bene, c'è bisogno di quei beni spirituali che ci facciano andare alla ricerca del bene, della giustizia, della fraternità . Dobbiamo farci artefici, ogni giorno, della cultura dell'amore e della concordia". Dopo aver impartito la benedizione ai presenti Plotti ha ricordato: "Gesù Cristo è morto per risorgere. Pasqua è la festa della Resurrezione, del passaggio dalla morte alla vita. Non dimentichiamolo". Domani, domenica di Pasqua, la processione del Risorto a partire dalle 17 seguita alle 19 dalla messa in Cattedrale.
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