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Marettimo | Cultura

Concorso Scuola, discriminati i non vedenti

08 Dicembre 2012 12:08, di Redazione
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Si svolgerà, nei prossimi giorni, la fase di preselezione del concorso a cattedra per l'insegnamento nella scuola pubblica. Si tratta di 12mila posti ...

Si svolgerà, nei prossimi giorni, la fase di preselezione del concorso a cattedra per l'insegnamento nella scuola pubblica. Si tratta di 12mila posti per accedere ai quali i candidati devono superare una serie di prove, tra cui quella preliminare, consistente in un pacchetto di quiz. Il Ministero della Pubblica Istruzione - per mettere tutti i partecipanti nelle stesse condizioni di partenza - ha attivato sul web una piattaforma dove i candidati hanno potuto esercitarsi simulando il test. La piattaforma, però, è risultata inaccessibile alle tecnologie di supporto utilizzate dai non vedenti, circostanza che, di fatto, ha reso impossibile ai candidati affetti da minorazioni visive conoscere i quiz e sottoporsi alle esercitazioni alla stregua degli altri. A ciò si aggiunge il dato che, per la prova di preselezione, è stato assegnato ai candidati disabili un tempo aggiuntivo (ex legge 104/92) di soli quindici minuti. La problematica è stata oggetto di una lettera inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da parte di un insegnante trapanese in pensione non vedente. Nella lettera Santo Graziano, questo il nome del docente, invita il Capo dello Stato a considerare gli aspetti menzionati e, visto l'imminente svolgimento del test, previsto il 17 e 18 dicembre, ad adoperarsi per ottenere una sorta di franchigia che "consenta ai candidati ciechi, ipovedenti e con gravi difficoltà visive di essere ammessi direttamente alla successifa fase di selezione". Graziano afferma che tale misura "Non sarebbe un privilegio, ma [un modo] per far fronte all’inadeguatezza con cui la Pubblica Amministrazione si è trovata ad affrontare un simile problema, con l’augurio che in analoghe occasioni successive la stessa possa giungervi meglio attrezzata dal punto di vista tecnologico e con una maggiore attenzione alla conoscenza dei differenti tempi necessari per l’espletamento di simili prove d’esame". Il professore Graziano conclude la sua lettera a Napolitano precisando che "non sono uno dei candidati, né parente o amico di qualcuno di loro, ma più semplicemente un docente cieco in quiescenza, che da semplice cittadino segue le vicende della scuola del nostro Paese e che ha a cuore il fatto che la selezione del personale docente venga operata nella maniera più efficace possibile: senza discriminare alcuno, seppur in maniera involontaria come in questo caso, perché ciò potrebbe far perdere l’acquisizione di risorse intellettuali utili, come, purtroppo, è già avvenuto in precedenti circostanze". Tutto questo mentre dal Ministero della Pubblica Istruzione fanno sapere che le date per il test potrebbero slittare o essere spostate all'ultimo minuto per sopraggiunta indisponibilità delle aule o anche per cause di forza maggiore "legate all'organizzazione della prova medesima". Il Ministero raccomanda ai candidati di prestare attenzione al sito web ufficiale per conoscere eventuali variazioni e ricorda che, siccome queste saranno opportunamente comunicate, i candidati sono tenuti a presentarsi nella sede indicata, nel giorno e nell'orario stabiliti, senza poter addurre alcuna giustificazione al riguardo nel caso di mancata presentazione. Se a ciò si aggiunge la fuga di notizie relativa alle risposte e alle domande del test, con tanto di domande risolte vendute a prezzi incredibili, la poca chiarezza nella gestione degli iscritti e un ricorso al Tar che ha ammesso al concorso oltre 300 candidati e spianato la strada per altrettanti ricorsi, non resta che sperare che i candidati siano migliori di coloro che dovrebbero selezionarli.

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