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Condannato in appello a 14 anni, scafista aggredisce due agenti della polizia penitenziaria - Trapani Oggi

Trapani-Erice | Cronaca

Condannato in appello a 14 anni, scafista aggredisce due agenti della polizia penitenziaria

26 Novembre 2019 22:03, di Laura Spanò
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E' accaduto nel carcere di Trapani

Apprende  che la Corte d’Appello di Palermo gli ha confermato la pena a 14 anni è va in escandescenza distruggendo le panchine della cella dove stava rinchiuso in attesa della sentenza e tenta di aggredire i poliziotti. Non pago per quanto aveva fatto una volta giunto al carcere Pietro Cerulli a Trapani dove si trova detenuto, ha aggredito 2 assistenti capo del nucleo traduzione della polizia penitenziaria di Trapani. È accaduto nel pomeriggio di ieri a Trapani. Lui è Alì Rouibah algerino accusato di essere uno dei cinque presunti scafisti accusati di omicidio plurimo aggravato. Gli altri compagni di traversata Suud Mujassabi, libico, Abdullah Assnusi, libico, Imad Busadia, algerino e Shauki Esshaush, tunisino, si trovano detenuti in altri istituti penitenziari. I cinque, secondo i pm di Palermo, erano responsabili, in concorso con altri soggetti rimasti ignoti, di appartenere ad un’organizzazione criminale che operava in Libia, dedita a favorire l’illegale ingresso di stranieri nel territorio italiano, e avrebbero guidato un’imbarcazione in viaggio tra la Libia e l’Italia, con a bordo circa 650 cittadini extracomunitari. Secondo alcune testimonianze raccolte, i cinque avrebbero rivestito ciascuno un ruolo ben preciso utilizzando anche forme di violenza. 

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