Confiscate imprese vicine a Francesco e Vincenzo Morici
La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani ha disposto, accogliendo la richiesta formulata dalla Questura di Trapani, la confisca di qu...
La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani ha disposto, accogliendo la richiesta formulata dalla Questura di Trapani, la confisca di quote azionarie e società - che già si trovavano sotto amministrazione giudiziaria - "vicine" agli imprenditori Francesco e Vincenzo Morici, contro cui è in corso un procedimento per la confisca di beni scaturito dal sequestro preventivo delle loro aziende. Proprio il lavoro di esame condotto dagli amministratori giudiziari ha indotto i giudici trapanesi a pronunciarsi per la definitiva sottrazione dei beni che hanno un valore di circa 50 milioni di euro. Questi i dettagli della confisca: quote della Società Italiana Dragaggi S.p.a. nella Cooperativa San Martino Soc. Coop., della società Trapani Infrastrutture Portuali S.c.a r.l., con sede a Roma, e del suo intero compendio aziendale, quota della Società Italiana Dragaggi S.p.a., nella società Litoranea Nord S.c.a r.l. e dell’intero compendio aziendale. Disposta la confisca anche della quota della Tecnicon S.r.l., della società La Funivia S.c.a r.l. e del suo intero compendio aziendale, della quota della S.E.T. – Società Edilizia Tirrena S.p.a., della società Sperone S.c.a r.l.e del suo intero compendio aziendale, della quota della ditta La Ferrera Giuseppe, della società Torre Acensori S.c.a r.l. e del suo intero compendio aziendale. L'applicazione della misura di prevenzione - spiegano il presidente Piero Grillo - è indipendente dall'accertamento della pericolosità del soggetto nei cui confronti viene disposta". A proposito delle imprese oggetto della confisca di stamane i giudici scrivono: “Il problema della presenza mafiosa viene vissuto da questi imprenditori come una criticità dell’ambiente in cui dovranno svolgere la propria attività , per cui esso viene valutato e risolto, dal punto di vista aziendale, alla stregua di un costo aggiuntivo preventivato sin dall’inizio [...] per questi soggetti, infatti, la mafia rappresenta un fattore occasionale, che riguarda il contesto lavorativo ed è limitato ad un periodo di tempo circoscritto: si tratta, in sostanza, di una necessità economica temporanea, che non ha e non deve avere niente a che fare con il resto della propria attività ". E' questa la posizione contestata alle imprese che, con le società facenti capo ai Morici, sono state oggetto dell’accertamento giudiziario. Società e imprese che hanno potuto operare negli appalti “incriminati”, aggiudicati “grazie all’intervento dell’organizzazione criminale" e “solo grazie alla partecipazione delle società appartenenti ai Morici”. Gli appalti finiti nel mirino degli investigatori sono quelli per il "completamento della costruzione di una galleria naturale e suoi raccordi nel tratto Scindo Passo della S.P. di Favignana”, i “Lavori per il ripristino della funivia Trapani-Erice”, i “Lavori di Riqualificazione della Litoranea Nord di Trapani” e quelli riguardanti il “Completamento dei moli foranei e lavori di realizzazione delle banchine a ponente dello sporgente Ronciglio”. Secondo la ricostruzione della Questura, i due imprenditori sarebbero riusciti ad ottenere tale appalto in associazione temporanea di impresa con altre società , anche tramite l’interessamento di noti esponenti politici locali.
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