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Mazara del Vallo | Cultura

Convegno diocesano su Chiesa e famiglia

05 Gennaio 2015 11:58, di Niki Mazzara
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La Cattedrale di Mazara del Vallo è tornata ad ospitare, dopo alcuni decenni, l'annuale Convegno diocesano svoltosi sul tema “La Chiesa: famiglia per ...

La Cattedrale di Mazara del Vallo è tornata ad ospitare, dopo alcuni decenni, l'annuale Convegno diocesano svoltosi sul tema “La Chiesa: famiglia per comprendere l’uomo”. La tematica della famiglia è stata al centro della prima giornata di lavori, coordinata dal vicario generale don Vincenzo Greco e seguita da 250 tra presbiteri, insegnanti di religione, componenti di associazioni vicine alla Chiesa e fedeli. «Non è bene che l'uomo sia solo. L’uomo è povero e ha bisogno di aiuto e noi tutti abbiamo bisogno di essere amati – ha detto il biblista don Bruno Maggioni - l'amore si esprime nell'accoglienza e spesso esistono famiglie chiuse. Le famiglie devono aprirsi comprendendo che è grazia quello che hanno». Approfondimento teologico ma anche testimonianze di coppie con percorsi diversi che, in Cattedrale, hanno raccontato le loro esperienze: Paolo Gandolfo e Mariella Tantaro, coppia sposata di Salemi, che periodicamente incontrano gli alunni delle scuole, «ai quali, tramite la nostra testimonianza, trasmettiamo la gioia di vivere». Marco Livio e Laura Di Salvo, conviventi, lui divorziato, che hanno raccontato il loro percorso insieme: l’incontro casuale a Palermo, l’adorazione eucaristica a San Pietro, il loro impegno nella Chiesa. La testimonianza di una coppia multietnica nigeriana-italiana, formata da Cristiana e Andrea, è stata letta, invece, da Rosa Monteleone. La rilettura sociologica delle testimonianze è stata affidata ai docenti dell’Università Cattolica di Milano, Chiara Giaccardi e Mauro Magatti: «Se avessimo più pazienza nell’ascolto le famiglie respirerebbero di più – hanno detto i due – gli elementi da riscoprire sono generazioni e fare rete, dobbiamo riscoprire il lato umano di una comunità a tratti disumana». Poi la prospettiva: «La famiglia è grande scuola di umanità e ha bisogno di un racconto nuovo. La famiglia è un’avventura. Questo i giovani riescono a percepirlo? Dobbiamo pensare a una famiglia che si rinnova, perché è un organismo vivo se gli diamo forme nuove». «La ricchezza, la libertà, il rinnovamento nasce dall’incontro» ha detto il vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti, parlando dell’umanesimo mediterraneo delle due sponde. «Dobbiamo lasciarci toccare, come fece Gesù – ha detto ancora Raspanti - accompagnare, consolare, stare vicino. Dove ci porta questo? Non lo sappiamo». «Oggi più che costruzione di umanesimo assistiamo alla distruzione dell’umanesimo – ha ribadito il vescovo di Caltagirone, monsignor Calogero Peri – oggi nessuna visione dell’uomo si sostituirà ad un'altra. Èinnegabile che la trasmissione per immagine nel quale stiamo vivendo in questa nostra epoca sta provocando la nascita di una nuova cultura e da questa nascerà un nuovo modo di vivere». Per ha fatto riferimento alla civiltà dell’immagine, «nella quale nessuno è più capace di tenere sospeso un pensiero e dove è cambiata la concezione del tempo, rendendola irreversibile, dove nessuno sa più tenere sospeso un pensiero». «Una Chiesa - ha sottolineato il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, deve respirare l’aria dell’ambiente che le sta intorno, ecco perché bisogna uscire fuori dalle parrocchie. Il modello della famiglia deve rispecchiarsi nella nostra realtà ecclesiale e, alla luce di questo, alle derive del mondo d’oggi dobbiamo far fronte tutti insieme». Durante il Convegno diocesano Mogavero ha anche illustrato alcuni particolari della visita pastorale che inizierà il prossimo autunno e annunciato che domenica 8 febbraio, a Marsala, conferirà l’accolitato a Daniele Donato e Marco Laudicina. Sabato 11 aprile, invece, ordinerà presbitero don Nicola Altaserse nella Cattedrale di Mazara del Vallo.

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