Coppia uccisa, trovato morto il presunto assassino
Sarebbe un tunisino di 34 anni, trovato morto dalla Polizia all'alba di ieri, l'autore del duplice omicidio avvenuto lo scorso 5 agosto a nel quartier...
Sarebbe un tunisino di 34 anni, trovato morto dalla Polizia all'alba di ieri, l'autore del duplice omicidio avvenuto lo scorso 5 agosto a nel quartiere Mazara 2. A perdere la vita erano stati il 30ennne Angelo Cannavò e la 29enne Rita Decina. Su entrambi i corpi il medico legale, durante l'autopsia, aveva riscontrato ferite evidenti da arma da taglio e anche segni di colluttazione. Marito e moglie vivevamo al terzo piano di una palazzina popolare. Cannavò aveva piccoli precedenti per droga, aspetto sul quale sin da subito si sono concentrate le indagini della Polizia. Ouajidi Ben Saada è stato trovato impiccato nella sua abitazione in contrada Ranna, a Marsala, dagli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di Mazara del Vallo che erano sulle sue tracce dal giorno del duplice omicidio. L'ipotesi è che l'uomo abbia scelto di togliersi volontariamente la vita. I sospetti della Polizia si erano concentrati su di lui dopo che, nell'abitazione della coppia, era stato rinvenuto un tablet la cui scheda SIM era a lui intestata. La stessa vittima, Rita Decina, aveva cercato, poco prima di morire, di scrivere col suo sangue il nome dell'assassino ma le lettere erano rimaste solo abbozzate, probabilmente per il sopravvenire del decesso, dovuto alle gravi ferite di coltello riportate. Un altro elemento che ha portato la Polizia a ritenere Ben Saada autore dell'omicidio sono state le riprese di alcune telecamere di sorveglianza. I filmati acquisiti dagli investigatori, infatti, mostrano la vettura del tunisino arrivare e allontanarsi dalla casa della coppia proprio nell'intervallo di tempo in cui è avvenuto l'omicidio. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il movente potrebbe essere stato un debito di droga che il tunisino avrebbe contratto nei confronti di Cannavò, a casa del quale la Polizia, il giorno del delitto, aveva rinvenuto diverse dosi di sostanze stupefacenti pronte per la vendita. Alla lite fra i due avrebbe assistito Rita Decina che, quindi, sarebbe stata uccisa in un secondo momento da Ben Saada mentre cercava di trovare scampo per le scale. La donna ha cercato di difendersi con forza ma è stata colpita più volte. Il tablet del tunisino, rinvenuto a casa di Cannavò, era presumibilmente stato consegnato come pegno del debito di droga da saldare. Durante la perquisizione a casa dg Ben Saada, eseguita dagli esperti della Polizia Scientifica del Gabinetto regionale di Palermo, sono stati rinvenuti un coltello, compatibile con quello utilizzato per il duplice omicidio e abiti sporchi di sangue. Tracce di sangue sono state rilevate anche nell'auto del tunisino ritrovata dalla Polizia. Ouajidi Ben Saada, con padre di nazionalità italiana, era regolarmente soggiornante in Italia da diciotto anni. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero di Marsala Giulia D'Alessandro, proseguono per definire tutti i contorni della tragica vicenda.
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