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Marsala | Cronaca

Corruzione elettorale , gli indagati

27 Luglio 2022 12:32, di Redazione
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Debbono rispondere anche di falso, traffico di influenze illecite.

Iniziano a trapelare i nomi dei dieci soggetti ( sette della provincia di TrapanI) indagati dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Marsala ed a cui sono stati contestati diversi reati, dalla corruzione elettorale al falso, al traffico di influenze illecite.

Secondo diversi siti on line il nome eccellente dei dieci è quello del’ex senatore  Nino Papania,coordinatore regionale del movimento Via, coinvolto in una inchiesta su voto di scambio.

Le indagini sarebbero state avviate in occasione delle elezioni amministrative svoltesi a Petrosino dove era impegnata in campagna elettorale Sara Accardi, poi risultata non eletta. Tra gli indagati anche ilpadre della candidata, Michele Accardi, attualemente consigliere comunale a Marsala,  Ignazio Chianetta, che del movimento Via è coordinatore comunale lilibetano sua madre Rosa Maria Casano, Angelo Rocca, coordinatore provinciale VIA ,Salvatore Montemario di Valderice. 

Tre dei dieci indagati sono fuori della provincia di Trapani e si tratta del vice presidente e direttore generale del CeSiFoP, l'ente di formazione coinvolto,  Manfredi Vitello, di Cinisi,  di Pietro Gatto di Palermo, e di Calogerino Forniciale  di Montevago. 

Secondo gli inquirenti il voto di scambio si sarebbe concretizzato con la promessa di assunzioni,  nel mondo della formazione professionale (corsi che sono finanziati con fondi pubblici) di persone prive di titolo. 

Così in una nota l'ex senatore Nino Papania in merito alle indagini che lo coinvolgono che la procura di Marsala sta svolgendo su corruzione elettorale e formazione professionale.

“Una informazione di garanzia non è un avvertimento ma un atto a tutela dell’indagato, che dovrebbe per legge essere segreto, proprio per evitare che la sola notizia del suo invio diffonda un’ombra di colpevolezza a priori. Ritengo per doveroso rispetto verso le istituzioni, che mai è venuto meno, così come meno mai è venuta la fiducia nei confronti della Magistratura, che i fatti verranno chiariti a breve a tutela non solo mia ma anche degli altri indagati del Movimento Via. Sono estremamente tranquillo perché forte della certezza della mia totale estraneità ai fatti e attendo, quindi, con grande serenità che la giustizia faccia tutte le opportune verifiche per accertare la verità”.

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