Corte Costituzionale:illegittimo subentro dei Comuni all'EAS

La sentenza venerdì scorso

La Corte Costituzionale, con la sentenza 231/2020 depositata venerdì scorso,  ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art 4 della legge regionale 16 del 2017 con cui i comuni siciliani venivano costretti a subentrare all’Eas, Ente Acquedotti Siciliani,  nella gestione del servizio idrico prendendo in consegna le reti e gli impianti.Di fattosi da ragione i comuni siciliani che avevano rigettato la norma investendo il Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo opponendosi agli atti con cui i commissari ad acta inviati dal Governo regionale hanno preso in consegna le reti dell’Eas in nome e per conto dei comuni. Una opposizione, quella degli Enti Locali, che nasceva principalmente dalla  carenza di risorse finanziarie e tecniche che non avrebbero garantito, nel subentro, una gestione ottimale dell’ente regionale.
Nel commentare il verdetto della Cassazione, la sindaca di Erice Daniela Toscano ha detto “Ritengo che si tratti di un risultato soddisfacente . La Corte costituzionale, infatti, ha accolto il dubbio di illegittimità costituzionale che i Comuni di Buseto, Erice, Favignana, Castellammare, San Vito Lo Capo, Salemi hanno sollevato nei loro ricorsi. I comuni non possono dunque essere obbligati dalla Regione Siciliana a svolgere un servizio onerosissimo in sua vece, peraltro dopo decenni di abbandono. Ora attenderemo con particolare fiducia il 15 dicembre quando tutti i ricorsi saranno discussi e decisi davanti al Tar che già finora per due volte aveva già accolto le nostre istanze cautelari di sospendere provvisoriamente gli atti di prepotenza della Regione che vorrebbe lasciare la situazione nel disastro attuale, accollandone i costi e le responsabilità ai Comuni”.
Di certo è che in tempi brevi la vicenda va risolta, anche per alleviare i disagi di cui deve farsi carico la popolazione con le reti idriche comunali che perdono e alla cui riparazione non si sa chi deve provvedere.  

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