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Cosmi, grazie di averci ringraziato

29 Novembre 2016 14:17, di
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Leggere le parole di commiato di Serse Cosmi e rileggere quelle di Roberto Boscaglia dopo l’ esonero conferma quello che si va dicendo da anni di Trap...

Leggere le parole di commiato di Serse Cosmi e rileggere quelle di Roberto Boscaglia dopo l’ esonero conferma quello che si va dicendo da anni di Trapani. Che qui fare calcio ha una sua dimensione umana, che il calore della gente, il rapporto con la società sono valori che alla fine ti entrano dentro sino al midollo. In un mondo in cui il risultato anzitutto ed i soldi condizionano lo stesso essere di giocatori ed allenatori, solo chi è “mercenario” nello stretto senso della parola e scevro da ogni emozione non lascia in questo estremo lembo della Sicilia un po’ del suo cuore. In “Benvenuti al Sud” si dice “ chi viene da noi piange due volte, quando arriva e quando parte”. Ebbene, Serse Cosmi, questo uomo dall’apparenza rude con il suo vocione che ne è anche un po’ il brand, nella lettera di saluto alla città ed ai suoi abitanti ha un po’ confermato che è così. Arrivato sulla panchina granata che fu di Boscaglia, altro figlio amato dalla tifoseria trapanese ma che per il naturale evolversi della storia del calcio doveva farsi da parte (solo Sir Alex Ferguson è stato nella storia un tuttuno con squadra e società), Cosmi con il lavoro e i risultati ha conquistato quasi tutti. Ha subito critiche, e questo è normale e nel gioco della parti ci sta, per alcune scelte. Ma lui è andato avanti con la forza delle sue idee. Ha difeso sempre il gruppo dei giocatori, anche se nel suo interno certamente qualche malumore lo aveva generato. Ma anche questo ci sta. Ad inizio anno ha deciso di sposare la causa del Trapani e dei trapanesi sottoscrivendo un nuovo contratto, consapevole che ripetere quanto di buono aveva fatto lo scorso anno sarebbe stato difficile se non impossibile. Ci ha provato, ed alla fine paga con l’esonero la mancanza di risultati. Torna nella sua Umbria, da dove, siamo certi, continuerà a sperare che questo Trapani che lui sente molto “suo” possa tirarsi fuori dalla attuale posizione di classifica. Noi vogliamo con queste poche righe, senza voler dare vita ad uno stucchevole balletto, ringraziarlo di averci ringraziato. E vogliamo ringraziare anche il presidente Morace che nello sceglierlo ha scelto un uomo ed un grande allenatore, dando a questa città ancora una volta un esempio di grande spessore. La Storia, quella con la esse maiuscola, contempla ben altri e più importanti fatti. Quella con la esse minuscola, del calcio, diletto settimanale del novanta per cento della popolazione maschile italiana, la scrivono dirigenti, giocatori ed allenatori. Di molti si perderanno le tracce, di Cosmi, No.

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