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Credito al consumo, finanziaria condannata al rimborso degli interessi ad un cliente

29 Ottobre 2018 19:21, di Ornella Fulco
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La sentenza è stata emessa dal giudice di pace di Trapani

Arriva una seconda sentenza dal giudice di pace di Trapani che ha condannato una nota finanziaria al rimborso degli interessi e delle spese sostenute da un consumatore per accendere un contratto di credito al consumo.  L'uomo, dovendo acquistare un mezzo di trasporto, aveva chiesto un prestito di 13.750 euro ma la società aveva erogato il finanziamento per 15.019 euro, per la durata di sei anni, da restituire in 72 rate. Fatto analizzare il contratto di finanziamento da un commercialista, è stata riscontrata, tramite perizia econometrica, nella parte relativa alla clausola di estinzione anticipata, il superamento del tasso soglia di oltre 2 punti rispetto a quanto concordato nel caso in cui il consumatore avesse voluto estinguere anticipatamente il prestito.
La società finanziaria è stata citata in giudizio per chiedere la nullità del contratto sottoscritto e il rimborso degli interessi corrisposti, comprensivo di tutte le spese sostenute per ottenere il suddetto prestito.
Il giudice ha accolto la tesi del legale, l'avvocato Vincenzo Maltese, disponendo che la Finanziaria rimborsi di tutti gli interessi e le spese sostenute, per quasi 3.000 euro, oltre al pagamento delle spese della consulenza d'ufficio. 
"Si tratta di un orientamento che farà giurisprudenza, spiega Maltese, specializzato in consumerismo - . Diversi contratti di finanziamento, siano essi mutui o, come in questo caso, di tipo crediti al consumo, (per l'acquisto di mezzi di trasporto ad esempio)  vanno analizzati  con apposite perizie econometriche anche nella parte riguardante la penale di estinzione anticipata. Si tratta di un fatto eventuale che il consumatore può decidere nel corso della durata del contratto, ossia estinguere il rapporto addirittura alla prima rata o in quelle successive. Se il tasso applicato (calcolato con una formula matematica) dovesse superare quello pattuito - conclude il legale - saremmo di fronte alle conseguenze della nullità e della restituzione degli interessi e di tutte le spese sostenute, ai sensi e per gli effetti della ormai nota sentenzavn. 350/2013 della Cassazione".

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