Crisi idrica in Sicilia, riunito tavolo tecnico
Schifani: «Interveniamo con azioni immediate"
La necessità di una sinergia tra i rami dell'amministrazione competenti, per affrontare operativamente la crisi idrica in Sicilia e programmare i primi interventi. È quanto è emerso oggi nella prima riunione del tavolo tecnico permanente per contrastare l'emergenza siccità in Sicilia. L'organo consultivo, istituito nei giorni scorsi dal presidente della Regione Renato Schifani, si è riunito a Palazzo d'Orléans.Â
«Poniamo in atto - ha detto Schifani - una serie di azioni immediate che tenderanno a ridurre il rischio di situazioni di emergenza nella distribuzione dell'acqua, con il coinvolgimento del settore dighe e dei consorzi di bonifica e continuiamo a monitorare la situazione pianificando gli interventi di spesa attraverso una necessaria cooperazione tra i diversi rami dell'amministrazione. Siamo pronti ad avviare un'interlocuzione con il governo di Roma, su un tema delicato e importante anche a livello nazionale e sul quale il ministro Salvini, che ha già dimostrato grande attenzione allo sviluppo delle infrastrutture siciliane, sta già lavorando».Â
All'incontro, nel corso del quale si è fatto il punto sulle principali criticità legate alle scarse risorse idriche nelle dighe dell'Isola e sulle iniziative da intraprendere, erano presenti anche gli assessori all’Agricoltura, Luca Sammartino, e all’Energia, Roberto Di Mauro; oltre al segretario generale dell'Autorità di bacino della Sicilia, Leonardo Santoro, ai dirigenti generali dei dipartimenti regionali competenti, ai responsabili dei Consorzi di bonifica, di Siciliacque, Enel Produzione, Enel Green, Eni e dei nove Ato idrici dell’Isola. Â
«La questione - ha detto l'assessore Sammartino - non può essere affrontata correttamente se non si ha un quadro ben delineato delle caratteristiche e delle specificità tecniche dei nostri invasi e del sistema idrico, tanto nella fase di adduzione che in quella di ripartizione. Un’analisi complessiva è necessaria per comprendere dove intervenire e con quale tipologia d’intervento, perché quello che è mancato, fino ad oggi, è un approccio di sistema. Di sicuro, gli interventi finanziati nelle ultime settimane dal ministero delle infrastrutture, per la interconnessione del sistema dighe Garcia e Arancio con la diga Trinità , la interconnessione della diga Rubino con la diga Paceco e l’adduttore Piazza Armerina Gela, insieme all’aggiudicazione dei lavori della diga Pietrarossa, sono importanti perché affrontano in maniera concreta una parte del problema». Â
Per l'assessore Roberto di Mauro: «La collaborazione con il Ministero dei lavori pubblici è importante nella definizione di un percorso vede la Regione impegnata a recuperare un pezzo importante delle infrastrutture siciliane al servizio dell’agricoltura. Lo stato dell’arte in quest’ultimo periodo ha subito un’accelerazione e finalmente possiamo avere le idee chiare per cercare di mettere a frutto il valore delle dighe siciliane».Â
© Riproduzione riservata
Dello stesso argomento
Livelli d’acqua al massimo negli invasi gestiti da Siciliacque
Sicilacque e i pozzi d'acqua trapanesi
Riunione del Comitato Ordine e Sicurezza pubblica sui problemi del territorio
Problema idrico di Erice discusso in Commissione Ambiente
Votazione mozione di sfiducia: la cronaca dall'aula
Sviluppo turistico: le proposte del Movimento "Turismo&Territorio"
ABC interroga sulla crisi idrica ad Alcamo
Il Prefetto Falco sale in Vetta
I più visti
Paceco. Via alle adesioni alla comunità energetica rinnovabile
Collegamenti marittimi, apprezzamento del sindaco di Favignana Forgione
Presentata l'ipotesi progettuale di una strada che collegherà tre province
Indennità sindaco e giunta, scontro tra maggioranza e opposizione
Scintille in consiglio comunale, arriva la replica della maggioranza