Crocetta: "Situazione terribile ma ce la faremo"
“Domani sarò costretto a pubblicare una finanziaria che non mi appartiene, che ripudio, che canta il de profundis al posto di lavoro di migliaia di la...
“Domani sarò costretto a pubblicare una finanziaria che non mi appartiene, che ripudio, che canta il de profundis al posto di lavoro di migliaia di lavoratori, che uccide la diversabilità e impedisce ai non vedenti di studiare, che butta sul lastrico migliaia di famiglie e impone alla Sicilia una manovra depressiva senza precedenti, che potrà influire sulla tenuta sociale della Regione, che affossa le imprese e influirà negativamente sul rating nazionale e regionale". Così si è espresso, stamane, in una nota diffusa alla stampa, il presidente della Regione Rosario Crocetta in merito alla situazione determinatasi dopo l'impugnativa della manovra finanziaria regionale da parte del Commissario dello Stato Aronica. Crocetta lancia un appello al Capo dello Stato affinchè intervenga "in questa situazione terribile". "Per me - si legge ancora nella nota - domani sarà un giorno di grande tristezza, che trascorrerò pregando per la Sicilia e per il popolo siciliano, perchè non debba più subire violenze cieche e irrazionali". Il presidente della Regione si dice pronto al confronto istituzionale "ma con fermezza, sapendo che in ballo non ci sono i giochetti della politica politicante, ma gli interessi di un intero popolo che ha già subito tante violenze e che oggi viene massacrato". "Usciremo dal guado - prosegue - perchè la verità e la giustizia trionfano sempre. Faccio appello ai siciliani di stringersi in questa civile e democratica lotta per la Sicilia, con uno stile quasi gandhiano, quello di un popolo assediato che sa che soltanto attraverso la mobilitazione democratica e non violenta, potrà ottenere quella comprensione istituzionale che è necessaria per risorgere. Nell'ultimo anno abbiamo tagliato sprechi e corruzione, non possiamo pagare in una sola finanziaria un passato di sprechi e di irresponsabilità che ci inseguono. E' venuto il momento della responsabilità e della coesione regionale - conclude Crocetta - sapendo che ce la faremo. Non ho dubbi”.
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