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D'Alì, il voto di domenica il Governo attenzioni il Sud

31 Maggio 2011 21:34, di Niki Mazzara
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Trapani, 31 maggio 2011 – «Alla luce dei risultati del voto delle amministrative di ieri e riflettendo sugli inequivocabili segnali provenienti da Nap...

Trapani, 31 maggio 2011 – «Alla luce dei risultati del voto delle amministrative di ieri e riflettendo sugli inequivocabili segnali provenienti da Napoli e Cagliari, è necessario che il Governo acceleri in via definitiva con il varo del Piano Sud provvedendone all'attuazione negli ultimi due anni di legislatura».  Lo ha detto stamane il Sen. Antonio d'Alì nel corso del suo intervento alla tavola rotonda organizzata ad Ischia dall'Ance  sul tema “Un progetto per il rilancio del Mezzogiorno: Piano per il Sud, Fondi Europei , risorse statali e regionali”. «Sono convinto - ha ribadito d'Alì -, che sotto la regia del ministro Fitto e in virtù del suo prezioso lavoro di liberazione e riprogrammazione delle risorse finanziarie da destinare al Mezzogiorno (una dote di circa 70 miliardi di euro tra fondi Fas e fondi europei) e grazie alla recente approvazione dei decreti attuativi del federalismo sulla perequazione infrastrutturale e sulla rimozione degli squilibri economici e sociali, i tempi siano davvero maturi per finanziare le opere strategiche di rilancio infrastrutturale (alta velocità Napoli- Bari, modernizzazione della rete ferroviaria e autostradale in Calabria e Sicilia) e rendere immediatamente esecutive tutte quelle misure foriere di sviluppo già deliberate in Cdm come il credito d'imposta per la ricerca ed i lavoratori svantaggiati, la semplificazione burocratica per cittadini e imprese, l'agevolazione al credito per le Pmi in via continuativa con la strutturazione sul territorio della Banca del Mezzogiorno. Se il Governo accelera e prosegue in tempi rapidi la realizzazione di  questo Piano Sud si può scaturire un nuovo patto fiduciario con il Mezzogiorno che superi di slancio i segnali di difficoltà emersi negli ultimi tempi e non ultimo il voto di ieri». «Sono assolutamente d'accordo quando si dice che il Sud deve camminare con i suoi piedi - ha concluso d'Alì - ma  camminerà con i suoi piedi quando il terreno su cui questi poggiano sarà non più argilla ma roccia uguale a quello di altre zone del territorio nazionale».

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