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De profundis per il Trapani Calcio. Il Tribunale ne dichiara il fallimento

22 Dicembre 2020 16:14, di Salvatore Morselli
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Risultano inutili i tentativi di concordato

Poco fa il Tribunale di Trapani presieduto dalla dottoressa Daniela Galazzi ha emesso la sentenza con cui ha dichiarato fallita la societĂ  granata.
A presentare istanza di fallimento alcune aziende, i dipendenti ( per complessivi € 126.656,54), i giocatori del Trapani Calcio tutti creditori della società.
In risposta il Trapani Calcio aveva chiesto che non si arrivasse a questa decisione presentando una documentazione attestante crediti vantati, documentazione che  il Tribunale  non ha ritenuto sufficiente in quanto “la società non ha ottemperato all’obbligo di deposito della relazione concernente l’andamento della gestione nel periodo e del dettagliato prospetto concernente le operazioni di ordinaria amministrazione compiute” e che ha disatteso altre richieste dello stesso Tribunale per cui ne discende che sia stata dichiarata
“ inammissibile la domanda di concordato ex art. 161 comma VI L.F. presentata dal Trapani Calcio s.r.l” valutando che “ricorrono i presupposti di legge per la dichiarazione del chiesto fallimento”.
In conseguenza il Tribunale ha nominato Giudice Delegato la Dott.ssa Anna Loredana Ciulla e Curatore l’Avv. Alberto Piacentino, ordinando al legale rappresentante della società fallita, Gianluca Pellino,  di depositare in Cancelleria, entro tre giorni, i bilanci e le scritture contabili e fiscali obbligatorie, nonché l’elenco dei creditori.
Disposta anche  l’immediata apposizione dei sigilli su tutti i beni mobili che si trovano presso la sede principale dell’impresa, nonché su tutti gli altri beni della società fallita ovunque essi si trovino e che, non appena possibile, rediga l’inventario nel rispetto della normativa vigente stabilendo che il giorno 12 maggio 2021 ore 9:45, nei locali del Tribunale dinanzi al predetto Giudice Delegato, si tenga l’adunanza in cui si procederà alla verifica dello stato passivo.

Sin qui la cronaca sull'epilogo di una storia che, dopo oltre 115 anni di vita, decreta la morte non solo di una societĂ  sportiva, ma di una fede calcistica.

Un 2020 che si conferma anno nefasto per tanti fatti ben più gravi, alle cui influenze astrali negative non è sfuggita la società calcistica del capoluogo.

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