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Diede fuoco a villetta di una cugina, arrestato commerciante 66enne - Trapani Oggi

Castellammare del Golfo | Cronaca

Diede fuoco a villetta di una cugina, arrestato commerciante 66enne

20 Aprile 2015 09:58, di Ornella Fulco
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I Carabinieri hanno arrestato il 66enne Camillo Finazzo, commerciante, accusato di essere l'autore di un incendio ai danni di una villetta avvenuto lo...

I Carabinieri hanno arrestato il 66enne Camillo Finazzo, commerciante, accusato di essere l'autore di un incendio ai danni di una villetta avvenuto lo scorso 3 gennaio in contrada Ginisara di Castellammare del Golfo. In quella circostanza si era da subito ipotizzato un gesto di carattere doloso e i militari dell'Arma, nel sopralluogo effettuato dopo che le fiamme erano state domate, avevano in effetti rinvenuto, al centro di una stanza, una bombola di gas lasciata aperta, che a causa delle alte temperature era esplosa, e un bidone di plastica contenente ancora residui di liquido combustibile. Un’altra bombola era stata trovata nella camera da letto della casa e diverse suppellettili e mobili in legno erano stati accatastati per alimentare le fiamme. Era stato anche rilevato che la rete metallica di recinzione della villetta era stata tagliata per consentire il passaggio e che la porta di ingresso presentava segni di effrazione. I sanitari del bagno erano stati completamente distrutti a martellate. I Carabinieri avevano sentito la proprietaria dell'abitazione, una donna nubile di 49 anni, che aveva riferito di non aver mai avuto problemi con nessuno se non qualche questione familiare con un cugino per l’eredità di una zia ma di non nutrire comunque sospetti sul suo conto. A rivelarsi determinanti per lo sviluppo delle indagini sono stati i filmati delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private della zona nei quali si vede il pick up del cugino della vittima dirigersi verso l’abitazione colpita dall’incendio e, particolare fondamentale, la presenza nel cassone posteriore di un bidone dello stesso colore e della stessa forma di quello rinvenuto all’interno della casa. Lo stesso mezzo veniva inquadrato, da altre telecamere, in orari compatibili con il rientro dell'uomo nella sua abitazione dopo aver innescato l’incendio e, questa volta, il bidone non appariva più a bordo. Approfondendo la lite riguardante l’eredità gli investigatori hanno scoperto che, già in passato, vi erano state questioni analoghe tra la famiglia della donna e quella del cugino e che, di recente, i rapporti si erano nuovamente incrinati a causa di un'abitazione lasciata in eredità da una zia sulla quale la famiglia della vittima aveva esercitato diritto di usucapione. Il risentimento accumulato, secondo gli investigatori, è stata la molla che ha fatto scattare in Camillo Finazzo la decisione di dare la casa alle fiamme. Sulla base degli elementi probatori raccolti dai Carabinieri e condividendo le risultanze investigative, il sostituto procuratore Paolo Di Sciuva ha avanzato a suo carico la richiesta di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, richiesta accolta dal giudice per le indagini preliminari Caterina Brignone che ha emesso l'ordinanza con l’accusa di incendio doloso e violazione di domicilio. Il provvedimento è stato eseguito alle prime luci dell'alba e l'arrestato è stato condotto presso la Casa circondariale di Trapani a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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