Dopo esposto di Assostampa revocato dal Parco Archeologico di Selinunte incarico ad addetto stampa
Il provvedimento è stato annullato dalla Direzione su indicazione dell'Assessorato regionale ai Beni culturali
La Direzione del Parco Archeologico di Selinunte ha revocato, in autotutela, il provvedimento che prorogava per alcuni mesi l'incarico di ufficio stampa affidato ad un giornalista pubblicista campano. Lo rendono noto il segretario provinciale e quello regionale di Assostampa che commentano: "Avevamo ragione - dicono Vito Orlando e Roberto Ginex - quando denunciavamo che l’affidamento diretto per l’incarico professionale per l’attività di addetto stampa e comunicazione, emanato lo scorso giugno dal direttore del Parco archeologico di Selinunte, era palesemente illegittimo e andava ritirato”.
L’Assostampa di Trapani aveva presentato un esposto alla Procura della Corte dei conti, inviato per conoscenza all’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa, per una delibera che prorogava per quattro mesi, per la somma di 10 mila euro iva compresa, un affidamento diretto a un giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei giornalisti della Campania, somma non comprensiva di “spese di vitto, alloggio e viaggio, afferenti il presente incarico” di un precedente affidamento trimestrale per la somma di 3.750 euro.
La previsione, per i residenti fuori sede, del rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio, secondo Assostampa, poteva prefigurare l’ipotesi di reato di danno erariale. La delibera, inoltre, non faceva riferimento alla legge 150/2000 che disciplina le attività di informazione e comunicazione nella Pubblica Amministrazione, ma al  Codice dei Contratti. Su un quotidiano il direttore del parco Enrico Caruso aveva replicato con un eloquente: “Facciano pure, avevamo bisogno di un salto di qualità nel settore della comunicazione”.
Invece è seguito l’intervento del Dipartimento regionale dei Beni Culturali che , con nota del 30 agosto scorso, ha notificato al direttore del Parco che “il provvedimento è stato adottato in violazione della legge, pertanto entro 5 giorni dal ricevimento della presente si dovrà procedere all’annullamento dello stesso”.
 “Oltre ai doverosi ringraziamenti all’assessore Tusa per l’intervento  – concludono Ginex e Orlando – questo è il giusto riconoscimento alla nostra azione perché, di fronte a violazioni di legge nel settore dell’informazione pubblica, si può e si deve intervenire”.
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