Catania – Il gigante della tv italiana ci ha lasciato. E’ morto Pippo Baudo: aveva 89 anni. Nato a Militello il 7 giugno 1936, il padre aveva sognato per lui un futuro da avvocato: lui non l’aveva contraddetto, ma si era dedicato anima e corpo al mondo dello spettacolo.
Presentatore e inventore, il suo primo passo risale al 1959 in La conchiglia d’oro, un concorso musicale a Palermo: presentava Enzo Tortora in veste di pianista, la mia prima apparizione in pubblico. Poi la laurea in Legge, e a Roma per intraprendere la strada dello spettacolo.
La sua carriera svolta domenica 6 febbraio 1966, quando diventa presentatore per caso: «Avevo proposto un nuovo programma. Il dirigente Rai, dopo aver visto le puntate di prova, sentenzia: È una vaccata. Ma un giorno non arrivò la copia doppiata del telefilm Rin Tin Tin e, non avendo nulla da trasmettere, mandarono in onda il mio Settevoci. Un successo».
Il quiz musicale con tanto di applausometro poi sul palco del primo Sanremo (alla fine saranno 13). Baudo succede a Corrado come conduttore di Canzonissima (1972/73 e 73/74) e poi di Domenica in (dal 1979). Arriva il biennio (1984-86) da non scordare, che inizia con Fantastico 5 e Serata d’onore e si conclude con la settima edizione di Fantastico che ha punte di oltre 20 milioni di telespettatori.
Nel 1987, il momento di massimo fulgore. Dopo una esperienza poco fortunata a Mediaset, nel 1989 è di nuovo su Rai2 con Serata d’onore, ma il purgatorio dura poco e l’anno successivo torna sull’ammiraglia Rai con Gran Premio e Fantastico.
Nel 1992 è l’anno di un superSanremo, quello in cui blocca «Cavallo pazzo» che vuol buttarsi dalla galleria dicendo che il Festival è truccato. Nel 1996 prima un Sanremo poco felice, poi lascia la direzione artistica delle reti Rai assunta due anni prima e il video per un’inchiesta sulle telepromozioni. La vicenda si conclude patteggiando una condanna a un anno e 9 mesi e rimborsando 200 milioni.
Ancora peggio va quando decide di tornare a Mediaset, sei mesi a cavallo del 97-98.
Il rilancio grazie a Rai3 che lo ripesca con Giorno dopo giorno sugli eventi principali del XX secolo: il programma, pomeridiano, ha successo e viene spostato in prima serata con il nuovo titolo di Novecento. Baudo torna con Sanremo 2002, nel 2005 e a Domenica in (l’ultima volta era stato nel 1991), due anni dopo ancora un Sanremo su (con Michelle Hunziker) e poi uno giù (affiancato da Piero Chiambretti, e da Bianca Guaccero e Andrea Osvart).