Elezioni Liberi Consorzi Comunali, Anci Sicilia denuncia "situazione di caos"

"Situazione di calamità istituzionale”, così definiscono la gestione degli enti locali, in questo caso delle ex Province regionali, i vertici di Anci ...

"Situazione di calamità istituzionale”, così definiscono la gestione degli enti locali, in questo caso delle ex Province regionali, i vertici di Anci Sicilia, Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, in riferimento alla legge regionale 15/2015 che, come è avvenuto da tempo nel resto d’Italia con la riforma Delrio, avrebbe dovuto attuare anche nell'Isola una riforma degli enti di area vasta. "Assistiamo - commentano Orlando e Alvano - nonostante la preannunciata impugnativa del Governo nazionale, ad un situazione di stallo e di indeterminatezza che rischia di avere gravi ripercussioni sulla credibilità di tutte le Istituzioni siciliane”. Al momento non è stato attuato alcun adeguamento normativo tempestivo per rivedere il testo della legge regionale alla luce delle indicazioni venute da Roma, né è stata revocata la delibera con cui sono state indette, per il prossimo 29 novembre, le elezioni degli organi dei Liberi Consorzi Comunali e delle città metropolitane. Una vicenda - ricordano dall'Anci Sicilia, "che va avanti ormai da oltre tre anni e che in questo lungo periodo ha aggiunto ulteriore incertezze rispetto al governo del territorio con conseguenze dirette sulla gestione dei servizi per i cittadini”. “Sembra veramente – conclude Leoluca Orlando - che si sia perso di vista l’interesse generale e si continui pensando a tutto fuorché a dare, in questo contesto, dopo ben cinque assessori tra effettivi e non, una guida sicura alle autonomie locali dell’Isola che si trovano alle prese con i noti e gravissimi problemi finanziari e con un prolungato caos nella gestione del governo del territorio". Quando mancano ormai pochi giorni alla termine per la presentazione delle liste e qualche settimana alle elezioni di secondo livello, si procede "in assenza di scelte amministrative e di governo chiare e con un’intera classe di amministratori locali e di funzionari preposti alla gestione delle operazioni elettorali che vive una situazione surreale in cui procedure non definite vanno comunque avanti tra omissioni e abusi, una vera e propria anarchia”.

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