Emergenza caldo. Fillea Cgil chiede ai sindaci ordinanze restrittive per tutelare la salute dei lavoratori del settore edile ed evitare infortuni
Basta percepire i 35 gradi per astenersi dalle attività lavorative
La Fillea Cgil di Trapani interviene sui rischi legati alla salute dei lavoratori edili e agli infortuni quando si raggiungono i 35 gradi e chiede, con una lettera, ai sindaci del territorio trapanese di emettere ordinanze restrittive per il comparto.
"Invitiamo i sindaci - dice il segretario provinciale della Fillea Cgil Gaspare Giaramita - a emettere ordinanze che, in relazione alle previsioni meteo, blocchino le attività del settore delle costruzioni nella fascia oraria in cui si prevede, rispetto ai bollettini del Sias della Protezione Civile, di superare le temperature stabilite dalla legge. Il decreto legislativo 148 del 2015, in materia di riconoscimento della cassa integrazione guadagni per eventi metereologici, stabilisce che quando si raggiungono i 35 gradi, in assenza di azioni organizzative in grado di mitigare il rischio all’interno dei cantieri, bisogna interrompere le attività lavorative".
A tutela dell'incolumità dei lavoratori c'è anche una nota, del luglio del 2022, Inps-Inail che indica che basta percepire i 35 gradi per astenersi dalle attività lavorative.
"Nonostante le alte temperature registrate anche in provincia di Trapani - dice il segretario Gaspare Giaramita - non assistiamo a un cambio di rotta in linea con quanto stabilisce la legge. Da anni ci battiamo per aumentare il livello di sensibilità rispetto all'emergenza caldo, alla sicurezza nei luoghi di lavoro e alla tutela della salute dei lavoratori. La questione - conclude il segretario della Fillea - si è trasformata in una vera e propria emergenza che nonostante le nostre ripetute campagne di sensibilizzazione, utili ad alzare il livello di attenzione, non ci hanno ancora restituito i risultati sperati in termini di sicurezza e di prevenzione".
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