Emergenza rifiuti in città, Codici presenta esposto in Procura
"Il vaso è colmo, non bastavano le strade piene di spazzatura e ingombranti, adesso sono cominciati gli incendi con le esalazioni che mettono a rischi...
"Il vaso è colmo, non bastavano le strade piene di spazzatura e ingombranti, adesso sono cominciati gli incendi con le esalazioni che mettono a rischio la salute dei cittadini". Così si legge nella nota diffusa da Co.di. ci. riguardante la situazione della raccolta dei rifiuti a Trapani. L'associazione di tutela dei diritti dei cittadini ha deciso di depositare, tramite l'avvocato Vincenzo Maltese, una denuncia alla Procura della Repubblica di Trapani. "Apprendiamo - si legge nella nota - da dichiarazioni dell'amministratore della Trapani servizi spa e dagli organi di stampa che il governo regionale avrebbe emesso un'ordinanza che riduce il quantitativo di rifiuti che può essere conferito giornalmente in discarica. Da qui l'accumulo sulle strade della spazzatura con potenziali danni per la salute pubblica", spiegano l'avvocato Manfredi Zammataro, segretario regionale di Co.di.ci Sicilia e l'avvocato Vincenzo Maltese, responsabile dell'associazione per Trapani, che proseguono: "La situazione non migliora ma anzi peggiora di giorno in giorno con inquietanti ripercussioni sul campo igienico sanitario oltre che sul settore economico e turistico (in particolare quello enogatronomico) come già da noi più volte denunciato. Temiamo infatti che, il perdurare di tale situazione, possa esporre la popolazione ad un’eventuale epidemia, diffusa dagli scarafaggi e dai ratti che passeggiano indisturbati tra i rifiuti organici in decomposizione sotto il sole che, insieme agli incendi della plastica dei sacchetti potrebbero provocare una vera emergenza sanitaria”. “Per questo motivo – concludono gli avvocati Zammataro e Maltese – raccogliendo le proteste dei cittadini e a tutela degli stessi, abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani per chiedere di accertare eventuali responsabilità penali per quanto attiene violazioni di leggi in materia igienico-sanitaria e ambientale e per valutare gli eventuali rischi di diffusione di epidemie”.
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