Emergenza rifiuti, vertice in Prefettura e sindaci allarmati
Nulla di fatto, in termini di soluzioni concrete, dalla riunione svoltasi ieri alla Prefettura sull’emergenza rifiuti che sta investendo tutti i comun...
Nulla di fatto, in termini di soluzioni concrete, dalla riunione svoltasi ieri alla Prefettura sull’emergenza rifiuti che sta investendo tutti i comuni del Trapanese. All'incontro con il prefetto Leopoldo Falco erano presenti tutti i rappresentanti dei Comuni della provincia di Trapani e delle sei amministrazioni comunali della provincia di Palermo che conferiscono nella discarica trapanese di contrada Borranea. Presente anche il vertice della “Trapani Servizi”, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti in città e che è la proprietaria dell’impianto di smaltimento. Ad ascoltare le preoccupazioni dei sindaci c'erano anche il direttore generale del Dipartimento Energia dell’Assessorato regionale al Territorio ed Ambiente, i parlamentari regionali Valentina Palmeri e Girolamo Fazio e il consulente della Commissione regionale Antimafia, l'avvocato trapanese Vincenzo Maltese. Il dato noto a tutti è che la discarica di contrada Borranea non è in grado di reggere l’attuale quantità di rifiuti che vi vengono trasferiti con i mezzi che, di conseguenza, rimangono incolonnati in attesa di poter scaricare quelli raccolti e sono quindi impossibilitati a recuperare quelli che si vanno producendo di giorno in giorno sui territori. Il sindaco di Trapani, Vito Damiano, numeri alla mano, ha dimostrato che la discarica non è in grado di sopportare il quantitativo di rifiuti che arrivano da 30 comuni mentre il primo cittadino di Erice, Giacomo Tranchida, ha sottolineato che “i quantitativi assegnati ai Comuni dall’ordinanza del Presidente Crocetta non tengono conto dei flussi turistici che aumentano il fabbisogno straordinario ed, anzi, rappresenta concausa di aggravamento della condizione emergenziale”. Secondo Tranchida occorre individuare immediate soluzioni e siti alternativi, anche in deroga e con i poteri del Commissario regionale, diversamente si condannano al disastro ambientale e igienico sanitario le realtà locali, urbane e non, con gravi danni materiali e immateriali per tutto il territorio oltre a quelli degli Enti locali. Preoccupazione anche a San Vito Lo Capo il cui sindaco, Matteo Rizzo, si chiede: Come faremo quando, a stagione piena si produrranno 30 tonnellate di rifiuti al giorno solo nel nostro paese?". Per il deputato regionale Girolamo Fazio "la mancata programmazione e l'assenza di impegno alla soluzione dei problemi sta determinando l'emergenza nelle città ". La situazione - complice anche la stagione estiva - può sfuggire dal controllo. I sindaci rimangono in attesa di una risposta da parte della Regione e, se questa non dovesse arrivare, dovranno attrezzarsi all’emergenza emanando i provvedimenti contigibili ed urgenti che riterranno opportuni.
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