Enac-Ryanair, accordo

Roma, 7 gennaio 2010- Alla fine ha prevalso il buon senso e tra Enac e Ryanair si è risolto positivamente il contenzioso apertosi con la querelle sull...

Roma, 7 gennaio 2010- Alla fine ha prevalso il buon senso e tra Enac e Ryanair si è risolto positivamente il contenzioso apertosi con la querelle sulla accettazione dei documenti di riconoscimento.  Stamane intorno alle 13, a seguito di un incontro tra i vertici dell’ente nazionale aviazione civile e della compagnia irlandese, lo stesso presidente dell’Enac il siciliano Vito Riggio ha annunciato che si era addivenuti ad un chiarimento e che quindi Ryanair tornava indietro sulla sua decisione di sospendere, a far data dal 23 gennaio, tutte le tratte nazionali. "Ryanair , quando parlava di sicurezza negli aeroporti italiani (peraltro prima Riggio aveva tenuto una riunione nel corso della quale era stata approvata la risoluzione sull’utilizzo del body scanner, in principio solo a Roma Fiumicino e Milano Linate) si riferiva solo a problemi di natura operativa. Dopo di che, ha annunciato Riggio,  Ryanair  si è impegnata ad accettare tutti i documenti riconosciuti dalle autorità italiane e ripristinerà tutti i voli. Un problema che comunque rimane aperto è quello relativo alla patente di guida, per cui c’è un orientamento ad accettare quelle firmate dalla Prefettura e non quelle rilasciate dalla Motorizzazione Civili” . Subito dopo gli aeroporti in cui Ryanair ha le sue basi, tra cui Trapani, hanno ricevuto un fax in inglese in cui si annunciava la revoca della sospensione dei voli interni e l’accettazione dei documenti che saranno ancora una volta il passaporto o una carta di identità valida così come richiesto dalle generali procedure di sicurezza. Un sospiro di sollievo per le città servite da Ryanair:questo pomeriggio allo scalo trapanese si registrava la soddisfazione da parte degli operatori, anche i semplici impiegati o gli addetti dell’indotto, dai taxisti agli autonoleggiatori, al gestore del bar edicola. A nessuno, infatti, sfuggiva il rischio che la Ryanair, restando ferma sulle proprie posizioni, avrebbe potuto mettere seriamente a repentaglio una economia in questi ultimi due anni cresciuta intorno ai voli low cost. Mentre la vicenda volgeva quindi a soluzione, con uno dei soliti colpi ad effetto la stessa compagnia irlandese comunicava che nel 2009 aveva trasportato  oltre 65 milioni di passeggeri (un milione nello scalo di Trapani-Birgi) , pari al 13 per cento in più rispetto l'anno precedente e, per festeggiare l'anno di crescita, la compagnia ha messo a disposizione un milione di biglietti aerei a 8 euro per viaggiare di martedì, mercoledì e giovedì alla fine di gennaio e febbraio, acquistabili fino alla mezzanotte di sabato 10 gennaio sul sito web www.ryanair.com. Nel suo comunicato la compagnia sottolinea come nel solo mese di dicembre 2009 il numero di passeggeri trasportati ha registrato una crescita del 12% (circa 5 milioni di persone in più) rispetto allo stesso mese del 2008 e a luglio la compagnia ha stabilito un nuovo record mensile con più di 6 milioni di passeggeri, record ripetuto ogni mese fino ad ottobre incluso.  "Siamo molto contenti che più di 65 milioni di passeggeri abbiano viaggiato con Ryanair nel 2009 - ha commentato Stephen McNamara, portavoce della compagnia - e siamo fiduciosi che sempre più passeggeri opteranno per le nostre tariffe più basse garantite nel 2010". Il presidente del consiglio provinciale Peppe Poma ha cosìcommentato l’esito della vicenda. “è necessario ricordare l'opera svolta dal presidente Riggio e dll'Enac, l'attenzione posta dal Governo Nazionale e non va neppure sottaciuta, anche perché ricordata dallo stesso Riggio in sede di CISA, l'attività di mediazione e di sostegno svolta dai presidenti delle società di gestione degli aeroporti di Trapani, Salvatore Ombra, e di Pisa, Gina Giani. A Salvatore Ombra e Gina Giani va anche il nostro sentito ringraziamento – ha aggiunto Poma - per l'impegno mostrato nel trattare la vicenda con equilibrio e nell'interesse primario degli scali che rappresentano”.

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