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Erice che vogliamo e le Zone Franche

07 Gennaio 2011 11:30, di Niki Mazzara
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Erice, 7 gennaio 2011- Comunicato stampa e raccolta di firme da parte del comitato Erice che vogliamo sul tema delle Zone franche urbane. Il comitato ...

Erice, 7 gennaio 2011- Comunicato stampa e raccolta di firme da parte del comitato Erice che vogliamo sul tema delle Zone franche urbane. Il comitato scrive: “Non si va avanti con le Zone franche urbane. La disposizione è contenuta nella bozza del Decreto di riforma degli incentivi alle imprese. Dovevano essere la chiave per il rilancio di 22 aree depresse del paese ad alto disagio sociale ed economico, attraverso esenzioni fiscali automatiche per le piccole e micro imprese. Il Governo, però, ha fatto dietrofront, preferendo a questa formula le Zone a burocrazia zero. Non più sconti su ICI, IRAP e contributi da pagare ai dipendenti, dunque, ma aiuti concessi dai sindaci a beneficio delle nuove iniziative produttive. Increduli i 23 Sindaci delle 22 aree che il 28 ottobre 2009 erano stati convocati dall'allora Ministro dello Sviluppo Economico (Claudio Scajola) alla cerimonia ufficiale per la firma del progetto. Quattro territori del centro-nord e altri 18 del sud tra cui Erice. Tutto era pronto per il via, con tanto di autorizzazione della Commissione Ue. Una prima dote di 100 milioni di euro, già ripartita  dal CIPE, con Erice a cui era stata assegnata la somma di 3,9 milioni di euro per i primi due anni. La storia delle zone franche urbane è una vera e propria cronaca di una morte annunciata. Dopo la firma il progetto per diventare realtà aveva bisogno dell'ultimo atto: il Decreto attuativo da parte del ministero dell'economia, che non è mai giunto a destinazione. Anzi, l'avvisaglia di una frenata nelle intenzioni del governo è arrivata con il decreto «milleproroghe» del 2010. Qui le esenzioni automatiche venivano trasformate in un mero contributo. La modifica era stata però annullata in sede di discussione  alla Camera.Con la manovra d'estate del 2010 un nuovo stop che ha aperto la strada alle novità più recenti. Vengono introdotte le Zone a burocrazia zero nel Mezzogiorno. E si precisa che se queste coincideranno con le 18 Zone franche urbane individuate nel Sud dovrà essere applicata una nuova disciplina di aiuto con contributi concessi dai sindaci solo a beneficio delle nuove iniziative produttive. A nulla sono valsi i tentativi dell'ANCI, l'associazione dei comuni italiani, di ripristinare il sistema automatico di defiscalizzazione. Ed ecco allora il fantomatico PIANO SUD dove “si passa dalle formule nominali e procedurali ad un intervento organico di rilancio” e infatti i fondi per le Zone franche urbane vengono depennate. (delibera Cipe di riprogrammazione dei fondi Fas 2007-2013, nella quale le risorse destinate alle Zfu (150 milioni di euro) vengono cancellate). L'ultimo atto è il requiem del decreto incentivi con il quale vengono cancellate le zone franche urbane. Non basta certo un blando comunicato del neo Ministro allo Sviluppo Economico per rassicurare i territori e i loro cittadini che vedono sparire con un colpo di spugna una importante opportunità di sviluppo economico e sociale. Probabilmente il meccanismo delle ZFU ( automatismo e nessuna possibilità di frode ) non andava bene a chi invece è abituato a tenere i cordoni della borsa e ad elemosinare le risorse nei modi e nei tempi che ritiene opportuno così da poter creare sacche di clientela da gestire in un prossimo futuro. Ed è a tutti i cittadini che chiediamo una firma affinché il Ministro Tremonti emani i decreti attuativi che finalmente farebbero partire le zone franche urbane tra cui quella Ericina. E per questo che in allegato troverai un modulo per la raccolta delle firme che si stanno raccogliendo simultaneamente in tutte le 22 Zone Franche Urbane. Il Consiglio Comunale di Erice si riunirà a breve in una seduta straordinaria per chiedere con forza l’attuazione di una legge dello Stato e in seguito il 21 gennaio, insieme a quelle delle altre 21 Z.F.U., saranno inviate al Ministro Tremonti.

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