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Cronaca

Tunisino coinvolto in indagine su un traffico internazionale di migranti

09 Ottobre 2019 19:00, di Laura Spanò
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Era indagato dai Ros e dalla DDA di Palermo

E’ stato estradato in Italia Aymen Fathali, un tunisino destinatario di un mandato d’arresto europeo e coinvolto nell’inchiesta del Ros e della Dda di Palermo che nel gennaio scorso ha portato al fermo di altri 14 indagati. 
Secondo le indagini, farebbero parte di una banda di trafficanti che organizzava il trasporto di piccoli gruppi di migranti con gommoni veloci dalla Tunisia all’Italia, compresi soggetti ricercati, con precedenti penali e con contatti con formazioni terroristiche.

Gli indagati, compreso Fathali, sono accusati a vario titolo di istigazione a commettere più delitti in materia di terrorismo, associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando, ed esercizio abusivo di attività di intermediazione finanziaria.
Aymen Fathali, è stato rintracciato in Germania nelle scorse settimane grazie al lavoro del Ros, e arrestato dalle autorità tedesche su indicazione dell’Italia. Dopo lo sbarco questa mattina all’aeroporto di Fiumicino, Fathali è stato preso in consegna dalla Polaria e successivamente trasferito in carcere e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

"Le attività d’indagine - scrivono gli investigatori - effettuate attraverso un mirato monitoraggio di alcuni profili social, avevano permesso di verificare che uno degli indagati, oltre a svolgere mansioni direttive del sodalizio e a custodirne la “cassa comune”, gestiva, mediante lo strumento informatico, una intensa attività d’istigazione e di apologia del terrorismo di matrice islamista, inserendosi nel network globale della propaganda e promuovendo gli efferati messaggi dell’organizzazione terroristica “DAESH”.
L'indagato, operando in perfetta coerenza con le attuali caratteristiche della cosiddetta “Jihad 2.0” - che vede nell’operatività dei “mujaheddin virtuali” un formidabile strumento di radicalizzazione delle masse e propaganda dei dettami del terrore di matrice islamista – si adoperava per la diffusione e condivisione tramite social network di documenti e di materiale video-fotografico volti al proselitismo e alla promozione dello Stato Islamico DAESH". lato.

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