Evasione scolastica, 110 genitori denunciati dai Carabinieri

Carabinieri di Trapani impegnati anche nella lotta all’evasione scolastica, fenomeno che in provincia di Trapani è ancora diffuso. In collaborazione c...

Carabinieri di Trapani impegnati anche nella lotta all’evasione scolastica, fenomeno che in provincia di Trapani è ancora diffuso. In collaborazione con le scuole del territorio sono stati analizzati i casi di assenza maturati dagli studenti per individuare situazione che, per numero e frequenza, fossero riconducibili al reato di violazione degli obblighi di istruzione scolastica. Sono stati centodieci i genitori denunciati complessivamente dai Carabinieri nell’anno scolastico 2012-2013 per inosservanza degli obblighi d’istruzione nei confronti dei figli. Il codice penale punisce questo reato con un’ammenda, da cui consegue anche l’impossibilità di conseguire licenze di pubblica sicurezza come la detenzione di armi o l’apertura di un esercizio pubblico. Nella maggior parte delle situazioni rilevate i Carabinieri, in collaborazione con Servizi sociali dei comuni di Trapani ed Erice, hanno riscontrato condizioni di disagio familiare. La mappa della dispersione scolastica vede il fenomeno presente soprattutto nelle scuole medie inferiori (70% dei casi rilevati), piuttosto che nelle scuole elementari (25% dei casi rilevati) e superiori (5% dei casi rilevati). I genitori hanno un età media tra i 30 ed i 40 anni, sono per oltre il 90% operai, ambulanti, braccianti agricoli, muratori, disoccupati, casalinghe, collaboratrici domestiche, operaie e il loro livello di istruzione non va oltre il diploma di scuola media inferiore. Il 10% sono di nazionalità straniera (4% cinesi, il 4% marocchini e il 2% romeni). I genitori hanno giustificato l’abbandono scolastico o la frequentazione saltuaria delle lezioni con la motivazione di aver assecondato la volontà dei figli, mentre in altri casi la scelta è dovuta al fatto che non ritengano utile o importante mandare i figli a studiare. I controlli saranno svolti anche il prossimo anno scolastico per arginare questo fenomeno la cui gravità, più che nei numeri, risiede negli effetti devastanti su quei ragazzi che, non venendo avviati alla scuola e all'istruzione rischiano di andare ad ingrossare le fila della criminalità.

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