False attestazioni al concorso: rinviati a giudizio diciassette infermieri

Falsa attestazione e falsità ideologica, queste le accuse mosse a diciassette infermieri professionali rinviati a giudizio nell’ambito di un’indagine ...

Falsa attestazione e falsità ideologica, queste le accuse mosse a diciassette infermieri professionali rinviati a giudizio nell’ambito di un’indagine che riguarda un concorso  bandito dall’Azienda  Sanitaria Provinciale di Trapani. Si tratta di Gaspare Cassarà, Angela Alagna, Concetta Angeloni, Vincenza Asaro, Giuseppa Bologna, Rosaria Catania, Angela Maria Crimi, Riccardo Giacalone, Maria Francesca Gucciardi, Loredana Tramellino, Maria Mancuso, Rosa Messana, Rosanna Ponzio, Maria Romano, Maria Rosa, Filippo Sciacca e Francesca Taormina. Altri due indagati,  Antonina Maria Miceli e Pasquale Lo Cascio, hanno chiesto di definire le loro posizioni con il rito del patteggiamento e sono stati condannati, rispettivamente, ad undici ed a dieci mesi di reclusione, con la concessione della sospensione. Prosciolti Vincenza Como, Gioacchino Sorrentino e Vincenzo Viola. Il concorso era stato bandito quattro anni fa per la stabilizzazione di infermieri professionali. Secondo gli inquirenti i candidati avrebbero dichiarato falsamente di avere prestato servizio in strutture del Servizio sanitario nazionale per l’attribuzione di un punteggio maggiore e, quindi, l’assunzione a tempo indeterminato. Il processo sarà celebrato il prossimo primo ottobre.

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