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Famiglie senza casa, D'Angelo: "Ancora nessuna risposta dalle Istituzioni" - Trapani Oggi

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Famiglie senza casa, D'Angelo: "Ancora nessuna risposta dalle Istituzioni"

12 Marzo 2016 12:42, di Ornella Fulco
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"Ancora nessuna risposta da parte delle Istituzioni", afferma il consigliere comunale Felice D'Angelo che, nei giorni scorsi, ha segnalato, prima in C...

"Ancora nessuna risposta da parte delle Istituzioni", afferma il consigliere comunale Felice D'Angelo che, nei giorni scorsi, ha segnalato, prima in Consiglio comunale e poi con una nota stampa, la difficile situazione di due famiglie trapanesi rimaste senza alloggio. "Ieri mi sono recato - prosegue D'Angelo - con i responsabili di un'associazione di volontariato, a constatare lo stato in cui si trova la famiglia che vive nella fabbrica abbandonata nelle vicinanze del cimitero comunale. Ho scattato delle fotografie che sono eloquenti". D'Angelo comunica inoltre che, per alcuni giorni, la famiglia Corso, che ha vissuto dieci giorni nella propria auto e che è stata anche ospitata dalla Caritas, da domani sarà alloggiata presso un B&B di Trapani che ha offerto alcuni giorni di permanenza. I Corso avevano lasciato, nel febbraio del 2015, l'alloggio popolare, che occupavano abusivamente, a seguito della diffida inviata da parte degli uffici dei Servizi Sociali del Comune di Trapani dopo la segnalazione inoltrata dall'Iacp. Il capofamiglia, peraltro, aveva spontaneamente denunciato all'Istituto autonomo case popolari di Trapani di occupare l'appartamento in vista di una possibile sanatoria. Appartamento che, dopo la loro uscita, è stato occupato abusivamente da altre persone. Rimasta senza casa la coppia con i due figlioletti aveva trovato accoglienza nell'abitazione di un parente. L'uomo, però, nelle scorse settimane, a seguito di un reato commesso è stato sottoposto agli arresti domiciliari e la presenza della famiglia, dove ci sono due bambini di tre e undici anni, è diventata incompatibile. "Attendiamo una risposta da parte delle Istituzioni competenti - afferma D'Angelo - perchè situazioni del genere non sono ammissibili per una società che si dice civile e non ci si può affidare, per la loro soluzione, solo al buon cuore e alla disponibilità dei cittadini o delle associazioni".

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